Basato sulle storie create da Edgar Rice Burroughs, è da oggi al cinema The Legend of Tarzan, il film d’avventura – anche in 3D – scritto da Craig Brewer e Adam Cozad e diretto da David Yates. Protagonista uno strepitoso cast: Alexander Skarsgård, Samuel L. Jackson, Margot Robbie, Djimon Hounsou, Jim Broadbent e Christoph Waltz.
Sono già molti anni che l’uomo conosciuto come Tarzan (Alexander Skarsgård) ha lasciato la giungla africana, per una vita borghese con il nome di John Clayton III, Lord Greystoke, accanto all’amata moglie, Jane (Margot Robbie). Adesso è stato invitato a tornare in Congo, in veste di emissario al commercio del Parlamento, ignaro di essere la pedina di una trama mortale fatta di avidità e vendetta, ordita dal belga, Capitano Leon Rom (Christoph Waltz). Ma tutti coloro dietro questo complotto omicida non hanno idea di cosa stanno per scatenare.
Metamorfosi e trasformazione: il gentiluomo convocato al n°10 di Downing Street dal Primo Ministro Inglese è John Clayton III, quinto Conte di Greystoke e membro della Camera dei Lords. Ma non si tratta di un uomo comune. Dall’altra parte della Terra veniva infatti chiamato con un altro nome che sarebbe diventato leggenda: Tarzan.
In questa nuova avventura, Tarzan si confronta con un nemico che minaccia di distruggere ogni cosa e tutte le persone che ama. Ma dopo anni passati tra la borghesia Britannica, affronta gravi pericoli di vecchi avversari che attendono il suo ritorno in Africa. All’inizio del film, racconta David Yates, “John viene invitato da Re Leopoldo del Belgio, a fare ritorno in Congo, apparentemente per vedere con i suoi occhi tutti i lavori buoni e caritatevoli di cui il Re è stato ideatore, anche se questo grande gesto si rivelerà un inganno ed una trappola. Infatti, ad accompagnarlo ci sarà il pericoloso inviato del Re, Leon Rom, con l’intenzione di catturarlo e consegnarlo ad un vecchio nemico in cambio di una fortuna in diamanti”.
Ad interpretare Tarzan è Alexander Skarsgård dice, “John è cresciuto tra le scimmie, ma è stato lontano da quel mondo per almeno un decennio, quindi è un po’ indeciso se tornare o meno. In Congo ha ancora dei nemici; in quel luogo c’è davvero una storia oscura. E poi penso, è questo è più interessante, che lui abbia paura dell’uomo che era, quindi tornare gli infonde abbastanza timore”.
Ad alzare la posta in gioco, l’adorata moglie, Jane, insiste nel volerlo accompagnare in Africa, un luogo che lei ancora considera casa sua. Anche se controvoglia, alla fine John cede. Margot Robbie, interprete di Jane, apprezza l’approccio più contemporaneo alla coppia del film: “Anche se ambientato nel 1800, il film ha un senso di modernità, ricco di temi universali che sono applicabili in ogni epoca storica – spiega l’attrice – il film è una fantastica avventura, ma con al suo centro una meravigliosa storia d’amore. Mi piace che non si tratti della storia delle origini dell’incontro tra Tarzan e Jane nella giungla. Il loro rapporto ora è più complesso”.
Nonostante Tarzan e Jane siano personaggi di fantasia, interagiscono con due personaggi principali le cui figure sono veramente esistite: Leon Rom, interpretato da Christoph Waltz e il suo antagonista, il coraggioso soldato diventato umanitario George Washington Williams, interpretato da Samuel L. Jackson. Quest’ultimo ha spiegato: “questo film è in larga parte sulle relazioni, non solo tra i due personaggi, ma anche verso la terra, le tribù, gli animali e ogni altra cosa incontrino sul loro cammino”.
“The Legend of Tarzan ci porta in un mondo di avventure nell’Africa più profonda, che è esotica ma che incute timore come nessun altro luogo del pianeta – conclude David Yates – volevamo realizzare un film che fosse avvincente ma che toccasse anche i temi della famiglia, delle comunità e della salvaguardia del pianeta. Il film celebra la maestosità di quei paesaggi, la dignità e la grazia delle persone che lo abitano e la meraviglia dei suoi animali. La storia ha così tanti aspetti che pensiamo possa essere un’esperienza ricca ed emozionante da vivere al cinema”.