Solo il 26 settembre uscirà al cinema come film-evento Ivory – A Crime Story, il documentario-inchiesta prodotto e diretto da Sergey Yastrzhembskiy.
Tre anni di riprese, 30 paesi, oltre 250 ore di materiale grezzo hanno creato le basi per il documentario Ivory – A Crime Story, un’indagine sulle cause e sulle conseguenze di una richiesta di avorio senza precedenti. L’inchiesta è stata condotta dal noto ex politico russo Sergey Yastrzhembskiy, portavoce di Boris Yeltsin e Assistente di Vladimir Putin, che ha poi dedicato la sua vita alla produzione cinematografica, concentrandosi sul continente Africano. In questo film, sfida il mondo civilizzato che ancora oggi non è in grado di bloccare il sanguinoso business dell’avorio.
Ivory rappresenta una denuncia all’inefficienza di alcune organizzazioni non governative, apparentemente impegnate nella conservazione e salvaguardia di piante rare e di specie animali a rischio estinzione, ma che in effetti sembrano inattive. Smaschera la corruzione Africana che distrugge il continente, come un cancro e mette in evidenza la richiesta di avorio da parte della Chiesa Cattolica e dei monaci buddisti nonché lo sconcertante ruolo della Cina per la sua avida richiesta di avorio che ha portato questi animali sull’orlo della totale estinzione.
Recentemente premiato come Miglior Documentario al New York City International Film Festival 2016. Ha ricevuto anche il premio per la Miglior Regia e il Premio Speciale della Giuria “For humanism in cinema art” al Vues du Monde Festival de Montreal 2016 e ha ricevuto l’apprezzamento di Sua Santità il Dalai Lama XIV.