Scritto e diretto da Steven Kostanski e Jeremy Gillespie, il prossimo 30 novembre il brivido arriva al cinema con The Void – Il Vuoto, un horror con Kathleen Munroe, Kenneth Welsh e Aaron Poole.
Durante un pattugliamento di routine, l’ufficiale Daniel Carter s’imbatte in una figura ricoperta di sangue che zoppica lungo un tratto di strada deserta. Si precipita in soccorso del giovane per portarlo rapidamente in un piccolo ospedale di provincia, gestito da un’equipe ridotta. Quando una setta violenta e misteriosa minaccia di fare irruzione nell’ospedale, Carter ed alcuni membri del personale decidono di unire le loro forze per farsi coraggio e resistere alla rappresaglia dall’interno delle mura, ma presto scopre che i pazienti e il personale si stanno trasformando in qualcosa di inumano. Come l’orrore si intensifica, Carter scopre che il vero terrore risiede già all’interno della struttura, e conduce gli altri sopravvissuti in un viaggio infernale nelle profondità sotterranee dell’ospedale in un disperato tentativo di porre fine all’incubo prima che sia troppo tardi.
Pensata come una storia chiusa, The Void si svolge in un’unica location con un piccolo cast. Presenta un’incredibile gamma di sanguinosi e cruenti effetti speciali ed le mostruose creature protagoniste hanno un design da incubo. Il film fonde il terrore e il disgusto per i corpi deformi de La Mosca e La Cosa con la paura surreale di Shining e L’Esorcista, inoltre evoca i toni delle opere di John Carpenter e le atmosfere dei film horror giapponesi come The Grudge. “Sebbene noi tutti siamo stati influenzati da questi classici dell’horror – raccontano i due registi – possiamo affermare che The Void non sarà uno smantellamento delle vecchie figure, ma introdurrà un concetto nuovo e originale che si avvale dell’uso di effetti speciali per le creature e di un’elevata dose di abilità nell’uso di protesi e make-up speciali – che stiamo affinando con costanza dal 2005 – per riuscire a raccontare una storia che è totalmente contemporanea”.
Unendo l’attitudine estetica del cinema horror moderno tipico degli anni ’70 con l’uso di effetti speciali sofisticati tipici delle creature degli anni ’80 e primi ’90, i registi Konstanski e Gillespie evocheranno una storia terrificante caratterizzata dalla costante tensione tipica degli incubi e l’intensa claustrofobia che ritroviamo ne La Cosa di John Carpenter.