Esce in sala in occasione della Giornata Internazionale degli Anziani, il1° ottobre, il film Country for Old Men di Stefano Cravero e Pietro Jona: racconto dell’incredibile comunità di pensionati statunitensi che vive nella città andina di Cotacachi, in Ecuador. Distribuito da Lab 80 film, la pellicola era stata stata presentata al ventinovesimo Trieste Film Festival.
Protagonisti sono i cittadini americani che, giunti alla pensione, hanno deciso di trasferirsi a Cotacachi, più di duemila metri sulle Ande. Accomunati dal desiderio di trascorrere gli ultimi anni di vita in condizioni “migliori” rispetto a quelle che vivrebbero restando in patria, i personaggi del film rappresentano una classe media che negli Stati Uniti della crisi economica non è più in grado di sostenere il tenore di vita a cui si è abituata.
Tra tentativi improbabili di imparare la lingua locale, enormi recinzioni per proteggere le proprie case, corsi di ginnastica alternativi e fondazioni per cani randagi, Country For Old Men racconta la vita quotidiana della nutrita comunità locale di uno dei popoli più stanziali e meno adattabili al mondo. Decisi a perseguire il proprio sogno di felicità, un American Dream che a Cotacachi appare quanto mai surreale, i protagonisti del film vivono reclusi nella propria bolla, trascorrendo il tempo all’interno delle abitazioni blindate che si sono costruiti. Mentre l’osservazione documentaria si alterna alle interviste, le immagini, i suoni e il paesaggio umano e naturale della sierra andina fanno da contrappunto alla vita fuori contesto dei protagonisti.
Spiegano i registi Cravero e Jona: «abbiamo cercato di capire se sia davvero possibile riuscire a replicare la propria vita ed essere felici a migliaia di chilometri da casa, in un contesto completamente diverso. A realizzare, insomma, il sogno americano lontano dal paese che lo ha generato. Abbiamo tentato di ridurre al minimo le interviste e gli accenni al passato e alla storia personale dei nostri protagonisti per raccontare una comunità che si svela nel suo eterno nuovo presente».