Giovedì 28 novembre arriva al cinema A Tor Bella Monaca Non Piove Mai il film scritto e diretto dall’attore Marco Bocci. L’attore, qui all’esordio come regista, è partito dall’omonimo romanzo da lui stesso scritto (edito da De Agostini) e ha diretto un cast composto da Libero De Rienzo, Andrea Sartoretti, Antonia Liskova, Lorenza Guerrieri, Fulvia Lorenzetti e Giorgio Colangeli. Il film è un atto d’amore nei confronti di un mondo, quello della periferia più aspra e degradata, pieno di storie, di rabbia e di vita.
Il film
Cattivi si nasce o si diventa? Mauro (Libero De Rienzo), un ragazzo poco più che trentacinquenne, sta per scoprirlo a sue spese. La sua ex fidanzata Samantha (Antonia Liskova), bella e sensuale come poche, l’ha lasciato per un dottore, ma lui non si dà pace. Vuole trovare il modo di riconquistarla, ma anche di iniziare a “vivere”. Distrutto da lavoretti precari senza prospettive e dalla totale assenza di un proprio ruolo nella società, vuole ora andare incontro al futuro a testa alta. Ma tra i casermoni di Tor Bella Monaca, quartiere difficile della periferia romana – dove Mauro è nato e cresciuto – la vita è una corsa a ostacoli e perfino un lavoro vero è un miraggio.
Così, quando due suoi amici si mettono in testa di rapinare niente meno che la mafia cinese, la tentazione di lasciarsi coinvolgere è troppo forte. Improvvisarsi cattivi però non è cosa da poco: lo sa bene Romolo (Andrea Sartoretti), fratello di Mauro, ex delinquente pentito che da anni lotta per conquistare una seconda opportunità. E mentre la famiglia di Mauro e Romolo, alle prese con un inquilino moroso e le mille ingiustizie dell’Italia di oggi, fa di tutto per restare unita e non soccombere, un destino crudele si prepara a giocare l’ennesimo tiro a Mauro e compagni.
Marco Bocci racconta…
“Ho scritto questa storia partendo dalla mia vita, quella di provincia e poi quella di periferia. Le mie esperienze più intime, le mie anime diverse e contrastanti che si dividono in due fratelli, Mauro e Romolo. Il film nasce dal desiderio di raccontare le persone come esseri umani pieni di tentazioni difficoltà e percorsi quasi obbligati, nasce dall’ importanza di riconoscere la propria natura e la capacità di accettarla per quello che è, perché se nasci buono, buono resti, ma se sbagli resti per tutti quello che ha sbagliato. La metafora eccellente per raccontare il pregiudizio poteva essere Tor Bella Monaca, periferia dove ho vissuto che conosco e alla quale tengo”.
“Una periferia ormai timbrata nell’immaginario collettivo fatta invece, per chi la conosce, di tante e tante persone sane che lottano ogni giorno per restare unite e restare oneste. Una periferia fatta di angoli cattivi, ma anche di strade buone e luminose dove si respira vita e vitalità. Una periferia vera dentro la quale si incrociano tante vite, tanti personaggi, ognuno col suo percorso, ognuno diverso dall’altro, ma ognuno indispensabile per il prossimo. Una gabbia dentro la quale vivono e convivono, sfiorandosi senza accorgersene inquinandosi e contaminandosi proprio in quest’era di condivisione estrema. Condivisione forzata di musiche invadenti e disturbanti, l’invadenza dei social nelle nostre vite, nelle nostre intimità e nel bisogno di andare bene, di non essere diversi, di non essere sbagliati”.
“Tanti personaggi, tanti perdenti, tanti sconfitti che però sanno vivere senza abbandonare la speranza, allegri e positivi, come le immagini che li racconteranno, una rinascita, un’apertura forte, una luce forte e presente a marcare che c’è sempre una sana via di fuga, che deve esserci. Ho scelto di raccontarli in modo allegro, euforico e al limite del grottesco, attraverso un film che cerca di arrivare a tutti, che vuole denunciare, raccontare ed affrontare problematiche senza però far perdere l’intento primario del cinema che è emozionare ed intrattenere”.