(Photo by: Peter Kramer/NBC)

New Amsterdam, torna in tv la serie-denuncia sul sistema sanitario USA

(Photo by: Peter Kramer/NBC)

Giovedì 4 giugno su Canale 5 in prima serata prenderà il via la seconda stagione inedita di New Amsterdam, il medical drama targato NBC con protagonista il tormentato medico-paziente Max Goodwin, interpretato dal fascinoso Ryan Eggold.

(Photo by: Virginia Sherwood/NBC)

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New Amsterdam

«Come posso aiutare?». I medici del Bellevue si presentano così a chi arriva nel loro ospedale. Chi, mai come adesso, non vorrebbe trovarne uno simile in caso di bisogno? Le storie di New Amsterdam – ispirate a vicende reali – sono tratte dai racconti del Bellevue Hospital di New York, il più antico ospedale pubblico d’America, e al volume Twelve Patients: Life and Death at Bellevue Hospital, scritto nel 2012 dall’ex direttore sanitario Eric Manheimer, coinvolto nella realizzazione della serie come autore e produttore.

Il libro è un memoir che prende in esame le storie reali di 11 malati, uno dei quali è lo stesso Manheimer. Il pamphlet è una vera e propria denuncia nei confronti del sistema sanitario, corrotto e poco attento alle esigenze dei pazienti: attraverso le loro necessità, l’autore allarga le questioni sollevate dal libro a temi di natura politica, culturale, sociale, al dolore, senza però dimenticare il motore di ogni cosa, in particolare quando si parla di salute: la speranza. «Per capire i pazienti hai bisogno di uno spettro di valori più ampio: devi sapere cosa sta succedendo nelle loro vite», ha affermato lo stesso Manheimer.

(Photo by: Peter Kramer/NBC)

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Una serie di denuncia

Il titolo, New Amsterdam, si caratterizza per essere una serie di denuncia: i suoi medici, che curano i pazienti con la massima professionalità, al contempo spingono per migliorare quello che il sistema sanitario americano mette a disposizione. Clinici, paramedici e personale amministrativo hanno una sola missione: dare il miglior aiuto possibile a chi ne ha bisogno, senza pagare.

La critica ha elogiato la serie e ha definito lo stile del protagonista «audace e anticonformista». Apprezzati anche i casi rappresentati, che sanno sottolineare la rabbia di pazienti e familiari nei confronti dei poteri forti. Lo sceneggiatore David Schulner ha dichiarato: “la serie nasce da una semplice riflessione: durante le presidenziali del 2016, l’intero Paese parlava solo di assistenza sanitaria. Un dibattito appassionato, disordinato, intelligente ed emotivo. Ho pensato: perché dovrei scrivere di altro, quando questo è quello che interessa alla Nazione? Quando ho letto Twelve Patients: Life and Death at Bellevue Hospital ho capito che quella era una speranza che mancava a tutte quelle conversazioni appassionate, intelligenti, disordinate e polemiche, perché c’era qualcuno che stava cercando di controllare il sistema».

(Photo by: Virginia Sherwood/NBC)

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Parlare di Medicina attraverso una serie

Già produttore esecutivo di Grey’s Anatomy, Peter Horton inizialmente non era troppo convinto del prodotto: «ho detto no, ricorda ridendo. Avevo già diretto il pilot di Grey’s Anatomy è l’ho prodotto per tre anni. Ho finito con le serie medical, mi sono detto. Poi Schulner mi ha convinto che questa era una storia che doveva essere raccontata: ti ricordi The West Wing? Quella serie ha creato un’intera generazione di scrittori e politici e con New Amsterdam speriamo di fare lo stesso: portarli alla medicina per le giuste ragioni. Avremmo potuto fare una serie che parlava di chi dorme con chi o dell’ultimo caso medico incredibile. New Amsterdam, invece, è l’occasione per parlare delle questioni più importanti nel Paese attraverso una serie, il canale più mainstream di questa epoca».

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