Arriva in prima visione su Sky Cinema l’ultimo film scritto e diretto da Woody Allen, il grande regista newyorkese che proprio nella Grande Mela ha scelto di ambientare il suo 49esimo titolo: Un Giorno Di Pioggia a New York andrà in onda venerdì 5 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Due, disponibile anche on demand su Sky e in streaming su Now Tv.
Il film
Un Giorno di Pioggia a New York racconta di come il programma di due fidanzatini, Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning), di trascorrere un romantico fine settimana a New York vada comicamente in fumo. L’occasione del viaggio di Gatsby e Ashleigh nasce da un compito che viene assegnato ad Ashleigh dal giornale del college: intervistare a Manhattan il suo regista preferito, Roland Pollard (Liev Schreiber). Da orgoglioso newyorchese qual è, Gatsby è a sua volta ansioso di far conoscere ad Ashleigh i posti che preferisce della sua città, visto che lei, cresciuta in Arizona, non ci mette piede da quando era bambina. Ma tutti i progetti annegheranno: i due, fin dal loro arrivo in città, si ritroveranno separati e si imbatteranno in una serie di incontri casuali e bizzarre avventure, ciascuno per proprio conto.
Gatsby e Ashleigh
Come il suo omonimo nel romanzo di F. Scott Fitzgerald, Gatsby appartiene ad un’epoca passata. Preferisce i film classici hollywoodiani e la musica di Gershwin a qualsiasi cosa contemporanea: “ha gusti molto personali e indipendenti, ed è interessato solo a quello che gli piace – spiega Woody Allen – ama la vecchia musica, le sue vecchie cose, i giorni piovosi. Ha le sue piccole passioni e nessuno può togliergliele”. Perfino la passione per il gioco d’azzardo riflette il suo essere un po’ fuori dal tempo, “per Gatsby ha un sapore nostalgico, romantico”, aggiunge il regista. Anche Ashleigh, come Gatsby, è nata in una famiglia benestante, ma crescere nel Southwest l’ha resa molto più serena e spensierata. Non ha come Gatsby grossi conflitti interiori, e vuole fare carriera come giornalista. Ma il fatto di essere cresciuta in Arizona l’ha resa decisamente più provinciale di Gatsby: “Ashleigh è una graziosa ragazza di provincia – racconta Allen – è stata cresciuta imparando a cavalcare, a pescare e a giocare a golf. È intelligente e bene educata, ma non è brillante come chi è cresciuto a New York”.
Identità indefinite e bisogno di essere notati
I personaggi del film hanno tutti problemi inerenti alla propria identità. Gatsby ha quello più ovvio: non conosce ancora se stesso. La madre di Gatsby (Cherry Jones) alla fine si rivela essere una persona completamente diversa da quella che lui aveva sempre immaginato. E la personalità di Ashleigh è ancora del tutto indefinita. Strettamente legato a questo elemento della ricerca della propria identità vi è il bisogno dei personaggi di essere notati: “i personaggi del film hanno bisogno che gli altri riescano a vederli oltre la loro apparenza fisica, per quello che hanno dentro – osserva Woody Allen – è una cosa comune nella nostra vita. Hai una cotta per qualcuno ma nessuno se ne accorge. Certamente tutti ti vedono fisicamente, ma a volte ti rendi conto di non avere l’impatto che vorresti sulla vita di alcune persone”.
Il tempo che scorre
Gatsby e Ashley arrivano a New York un sabato mattina con l’intenzione di ripartire la mattina dopo. Siccome Gatsby ha pianificato tutto al minuto, sappiamo sempre che ora è, e come le cose stiano sfuggendo al suo controllo. Il tempo è uno dei temi importanti del film e non è un caso che un orologio appaia spesso nella storia. “Gatsby ha pianificato tutto in modo da avere un piacevole weekend con Ashleigh, ma le cose non vanno così – spiega Woody Allen – come dice Gatsby: ‘la città ha un piano tutto suo’. Il tempo è sempre contro di te. Puoi cercare di controllarlo, o di manipolarlo un po’, ma alla fine devi arrenderti. Dal momento in cui i protagonisti si baciano sotto l’orologio alla fine del film, il tempo comincia a far avanzare la loro relazione, e quella relazione potrà durare un anno, due, dieci, venti o tutta la vita. Ma in ogni caso andrà avanti nel tempo, come tutte le cose della vita”.
Un Giorno di Pioggia a New York è la versione di Woody Allen delle vecchie commedie romantiche di Hollywood: “ho sempre amato quei film – afferma il regista- li trovo meravigliosi. Questa è una storia d’amore, e mi piaceva moltissimo l’idea di ambientarla in una romantica New York piovosa, perché volevo che la pioggia simboleggiasse il romanticismo e l’amore”. La pioggia suggerisce anche il modo diverso in cui Gatsby e Ashleigh vedono la vita: “Ashleigh pensa che la pioggia sia triste, mentre Gatsby la trova romantica”, spiega Allen. Questo film è molto più ottimista della maggior parte dei film girati dal Maestro: “penso che sia un film positivo – conclude Woody Allen – penso che Gatsby alla fine del weekend trovi se stesso. Ha un rapporto migliore con sua madre ed arriva a prendere una decisione sulla donna della sua vita”.