"Lettere Dal Deserto"

ZalABB, a luglio e agosto quattro nuovi documentari

"Lettere Dal Deserto"

A luglio e ad agosto ZalABB, la piattaforma dedicata al cinema del reale e curata dall’associazione ZaLab, si arricchisce di quattro nuovi documentari. Tre di essi hanno avuto una piccola e breve circuitazione in sala e uno mai programmato, ma tutti hanno partecipato – anche ricevendo premi – a numerosi festival nazionali e internazionali.

"Revelstoke"

“Revelstoke – Un Bacio Nel Vento”

Da giovedì 2 luglio – Revelstoke – Un Bacio nel vento di Nicola Moruzzi

Il 15 ottobre 1915, tra le montagne del Canada Occidentale, un tragico incidente sul lavoro stronca la vita di Angelo Conte, giovane emigrato veneto di 28 anni. Nei trenta mesi trascorsi lontano da sua moglie Anna, Angelo non smise mai di scriverle. Cent’anni dopo quelle lettere d’amore sono riemerse da un cassetto, dando vita ad una nuova avventura. Nicola Moruzzi, regista del documentario e pronipote di Angelo, parte per il Canada con la sua compagna Irene, sulle tracce del bisnonno scomparso.

Da giovedì 2 luglio – Country for Old Men di Pietro Jona e Stefano Cravero

Cotacachi, Ecuador. Centinaia di pensionati statunitensi hanno scelto di passare i loro ultimi anni di vita in una cittadina annidata tra due vecchi vulcani. Tra la fine dell’American Dream e la continuazione del mito della frontiera, vivono reclusi nella propria bolla tra quegli stessi latinos contro cui negli Stati Uniti si erigono muri.

"Country For Old Men"

“Country For Old Men”

Da giovedì 6 agosto – Lettere Dal Deserto di Michela Occhipinti

Il mondo corre. Hari cammina. Le sue scarpe consumate percorrono lunghe distanze nel deserto per recapitare messaggi chiusi in lettere scritte a mano, dalla calligrafia preziosa, da consegnare a destinatari che abitano villaggi sperduti, chiusi in una dimensione temporale dimenticata, fuori dal mondo. Le lettere parlano di amori, matrimoni, successi e decessi, quelle che portano la morte si riconoscono subito, sono quelle con l’angolo destro tagliato, che Hari legge sull’uscio ad alta voce e poi strappa, perché le brutte notizie vanno distrutte, disperse, cancellate per sempre. In un mondo in cui il tempo è un lusso, la velocità è sinonimo di efficienza e civiltà, e dove si comunica premendo tasti che riproducono caratteri tutti uguali, la storia di Hari è un’isola cristallizzata nel tempo. Quando l’unico modo per comunicare era un foglio, una penna, l’inchiostro. Quando la gente era ancora in grado di aspettare. Un ritorno alla lentezza, e alla natura, quella inospitale del deserto del Thar. Finché arrivano delle strane torri metalliche, intruse nel paesaggio, a rivoluzionare la vita del piccolo villaggio.

"La Poltrona Del Padre"

“La Poltrona Del Padre”

Da giovedì 6 agosto – La Poltrona Del Padre di Antonio Tibaldi e Alex Lora

New York, Brooklyn: Abraham e Shagra sono due gemelli ebrei ortodossi, avanti con gli anni, che conducono un’esistenza appartata nella loro casa di famiglia. Dopo la morte dei genitori hanno accumulato oggetti e memorabilia di ogni genere, riempiendo i locali senza troppo badare all’ordine e alla pulizia. I gatti randagi sono accettati e si aggirano per le stanze con felina tranquillità. L’inquilino del piano di sopra ha però posto un ultimatum: non pagherà più l’affitto se i gemelli non ripuliranno completamente il loro maleodorante appartamento. Abraham a Shagra non hanno altra scelta, devono aprire le porte di casa a una ditta specializzata. Si dà così il via a una traumatica invasione della loro intimità. Saranno costretti a confrontarsi con i propri ricordi e il proprio presente, costretti dalle circostanze a cercare un nuovo inizio.

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