Al via dal 4 al 6 marzo la sezione Industry di IDS – Italian Doc Screenings, uno dei più importanti e consolidati mercati del documentario italiano, dedicato all’internazionalizzazione e all’alta formazione del settore. Una vetrina internazionale, un laboratorio, una fucina per il documentario italiano promossa da Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani. IDS Industry si terrà online su www.italiandocscreenings.net. Diversi gli appuntamenti ad accesso gratuito, previo accreditamento attraverso il sito.
Do The Right Move
Do The Right Move è il claim scelto per questa 14a edizione. Un invito, ma anche una provocazione in un momento delicato e complesso, in cui però non bisogna smettere di pensare in termini innovativi. Lo scopo è quello di ridefinire il posizionamento del documentario italiano nella geografia globale e nello scenario internazionale dell’audiovisivo in continua mutazione. Alla guida di , In sinergia con i Direttori di IDS Academy, Edoardo Fracchia, Heidi Gronauer e Massimo Arvat e di IDS Academy Series, Pinangelo Marino e Stefano Strocchi, alla guida di .IDS Industry sono le Direttrici Agnese Fontana e Stefania Casini: “questa edizione – raccontano – è rivolta in particolare ai produttori indipendenti, che mai come oggi rappresentano la soluzione per attraversare i veloci cambiamenti imposti dall’affermarsi degli OTT e delle trasformazioni dei broadcaster lineari. Fare la mossa giusta vuol dire trovare prima di tutto il partner ideale per co-produrre“.
I 12 finalisti
Sono 12 i progetti finalisti. Tra i temi affrontati: l’ambiente, la storia come insegnamento di vita, il passaggio all’età adulta, il lavoro precario, la famiglia e la scoperta delle proprie origini, la società e il costume: The Crown Shyness di Valentina Bertani; The Doorkeeper di Alessandro Stevanon; Non Mollare! di Emiliano Barbucci; From Cold War to Green War di Anna Recalde Miranda; Capelloni di Pierpaolo De Mejo; Italiano vero di Davide Giorni e Alessandro Giordani; Liberation Diaries di Matteo Parisini; Un Morceau de papa di Patrick Zachmann; Paper Revolution di Lauren Anders Brown; Il Posto di Mattia Colombo e Gianluca Matarrese; Touché di Martina Moor; We Nomads di Paolo Nepi.