Diane Lane e Kevin Costner sono i grandi protagonisti di Uno Di Noi, il thriller – da giovedì 29 luglio al cinema – diretto da Thomas Bezucha tratto dall’omonimo romanzo di Larry Watson. Il film vede nel cast anche Lesley Manville, Kayli Carter, BooBoo Stewart, Jeffrey Donovan, Will Brittain, Adam Stafford e Bradley Stryker.
Il film
Dopo la morte del figlio, lo sceriffo in pensione George Blackledge (Kevin Costner) e la moglie Margaret (Diane Lane) lasciano la propria fattoria in Montana per recuperare il giovane nipote dalla custodia di una pericolosa famiglia che vive fuori dagli schemi in Dakota ed è guidata dalla matriarca Blanche Weboy. Quando capiscono che non c’è alcuna intenzione di lasciar andare il bambino, George e Margaret non hanno altra scelta di combattere per la propria famiglia e concludere quello che hanno intrapreso.
Diane Lane racconta…
“Ho trovato avvincente interpretare Margaret, mi sono chiesta cosa avrei fatto io in quella situazione, alla fine fa la cosa sbagliata avendo però tutte le ragioni. Trovarsi costretta in quello stato emotivo e mentale per cercare di salvare una persona amata e la famiglia ti fa sentire come sotto un incatesimo. Con George c’è una comprensione reciproca, si sa quando una battaglia è inutile. Sono sposati da molto tempo e lui vuole solo aiutare la moglie a guarire dalla tragedia che entrambi hanno vissuto. Il pericoloso viaggio che lui decide di intraprendere con lei, per salvare il nipote, rappresente l’accesso alla guarigione: è molto difficile convivere con qualcuno che sta soffrendo gli effetti dello shock e del dolore e l’incapacità di lasciarsi andare“.
Kevin Costner racconta…
“C’era qualcosa nella scrittura che, in questo caso particolare, mi ha fatto capire subito dove stava andando la storia. George, il mio personaggio, prova una certa inquietudine. Come un senso di paura che prova nel compiere – in modo giusto o sbagliato, questo è liberamente interpretabile – un viaggio insieme alla moglie. In cuor suo lui sa che Margaret lo sta portando su una strada che lui sa essere un brutto sentiero. La storia evidenzia perché dobbiamo stare attenti gli uni agli altri, perché possiamo, attraverso la nostra ossessione, trascinare le persone in qualcosa che è una brutta situazione. E non importa quanto giusta pensiamo possa essere la nostra causa“.