Giovedì 28 aprile, distribuita da Trent Film, arriverà nelle sale italiane Bad Roads – Le Strade Del Donbass, l’opera della regista ucraina Natalya Vorozhbit presentata alla 35. Settimana della Critica a Venezia 2020 dove è stato insignita del Premio Circolo del Cinema di Verona. Tratto dall’omonima pièce della stessa regista, oggi rappresentata nelle piazze e nei teatri delle capitali europee, e selezionato dall’Ucraina agli Oscar 2022 come Miglior Film Internazionale, il film, con uno stile documentaristico, racconta quattro diverse risposte che le persone possono dare per sopravvivere al caos della guerra attraverso altrettante storie di una quotidianità a volte assurda ambientate lungo le strade del Donbass, regione dell’Ucraina orientale, nel pieno del conflitto iniziato nel 2014.
Il film
Non ci sono spazi sicuri e nessuno può dare un senso a quello che sta succedendo. Pur essendo tutti in una trappola, alcuni riescono ad esercitare l’autorità sugli altri. Ma in questo mondo, dove sembra non ci sia un domani, non tutti sono indifesi e miserabili. Anche le vittime più innocenti possono improvvisamente prendere il controllo. Quattro strade dissestate. Quattro storie di amore, odio, fiducia, tradimento e violazione dei confini personali proiettate sullo sfondo della violazione dei confini nazionali: un preside di scuola viene bloccato ad un check point; una ragazza aspetta il fidanzato ad una fermata d’autobus con delle amiche; una giornalista viene sequestrata da un violento militante; una donna investe la gallina di una coppia di contadini e cerca in tutti i modi di scusarsi. Le quattro storie sembrano distinte e separate, ma sono unite dal fluire del racconto di un unico grande destino comune, che il finale vorrebbe aprire alla speranza attraverso la ragione.
Natalya Vorozhbit racconta…
“Quando giri in una strada secondaria dimenticata, non sai mai dove potresti finire. Le strade secondarie del mio film ci portano in zone di conflitto, dove le persone che vivono nella paura e nell’odio hanno imparato ad affrontare situazioni terribili; e hanno trovato modi straordinari per emergere come sopravvissuti. In questo mondo, i bambini vivono la vita come testimoni innocenti e indifesi, mentre i cani randagi captano il suono del fuoco dei proiettili in arrivo prima che gli umani siano in grado di farlo. Ambientando il film in un luogo in cui l’antagonismo tra civili e militari era palpabile ma silente, trattenuto e attutito, il mio obiettivo era girarlo in uno stile quasi documentaristico, chiedendo continuamente ai personaggi chi sei, perché sei qui e cosa sta succedendo? Il film descrive la violenza che esce dal nulla scatenando un grande conflitto. La mia speranza è che il conflitto rilasci la presa sul cuore umano e lasci il posto a una nuova era“. (dichiarazioni rilasciate nel 2020).
La Guerra tra Russia e Ucraina
In occasione della presentazione del film alla 35.a Settimana della Critica a Venezia 2020, dove è stato insignito del Premio Circolo del Cinema di Verona, Natalya Vorozhbit ha dichiarato: “Provo sempre a catturare l’ambiguità e usare l’ironia anche nelle storie più difficili. Quando si parla di cose spaventose solo in modo spaventoso, si ribadisce solo l’evidente. […] Con Bad Roads voglio spaventare coloro che pensano che questa guerra sia molto lontana da loro e non li riguardi. La guerra è vicina, non sei mai pronto”. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022 ha interrotto le riprese del secondo film della cineasta, Demons, anch’esso incentrato sulla relazione tra Russia e Ucraina. Sui social, la regista ha recentemente dichiarato: “Speravo che la mia opera Bad Roads avesse valore solo come riflesso del passato e non mi dà alcuna soddisfazione la sua rilevanza in questo momento”.