La Universal Pictures è orgogliosa di presentare la prima commedia romantica di una major su due uomini – interpretati da Billy Eichner (il primo uomo dichiaratamente gay ad essere co-sceneggiatore e protagonista di un proprio film) e Luke MacFarlaner – che forse, possibilmente, probabilmente, inciampano nell’amore. Forse. Dal momento che sono entrambi molto impegnati. Dalla genialità dei filmmker di successo Nicholas Stoller e Judd Apatow, giovedì 3 novembre arriva al cinema Bros, una commedia intelligente, sensuale e profonda che metta e tema l’amore e la vita di coppia di essere umani complicati, come del resto siamo tutti, con cui passare il resto della vita.
L’idea di Eichner
In quasi un secolo di film e nonostante le centinaia di storie trasformate in lungometraggi, nessun grande Studio ha mai portato sul grande schermo una commedia romantica che vede come protagonisti due uomini gay. Billy Eichner sapeva fin dall’inizio che voleva fare un film sulla vita di un uomo gay moderno, urbano, che fosse adulto, autentico e con cui identificarsi facilmente. “Volevo mostrare in modo molto divertente, ma realistico, cosa succede quando due uomini gay adulti, entrambi fieri di non aver bisogno di una relazione, si innamorano davvero per la prima volta – dice Eichner – Gli uomini in generale e in particolare quelli gay, sono orgogliosi di mostrarsi forti e autosufficienti, così come lo è chi fa parte della realtà Lgbtquia+. Vogliamo essere duri e non vogliamo aver bisogno di nessun altro. Allora, cosa succede quando due uomini si innamorano l’uno dell’altro?”.
La cultura maschile gay
Tra i molti aspetti della cultura gay di cui il film fa affettuosamente satira – assurde manie di allenamento, incontri su Grindr, rapporti a tre, politiche di genere e queerness – Bros punta i riflettori su quegli elementi della cultura maschile gay che elevano, emulano ed erotizzano la mascolinità stereotipata. “Questo film parla della mascolinità e dell’incapacità degli uomini, in particolare nella comunità gay, di essere vulnerabili e di sentirsi a proprio agio nella propria pelle – aggiunge Stoller – Penso che questi siano problemi che qualsiasi uomo ha affrontato in qualche modo, ma è specifico della comunità gay“.
In definitiva, però, il film parla delle sfide erculee di trovare qualcuno che non ti faccia impazzire e poi trovare il coraggio di lasciarsi amare. “È la storia di due uomini che si innamorano, ma che allo stesso tempo, per ragioni diverse, sono entrambi intimiditi e spaventati l’uno dall’altro“, conclude Eichner. Come andrà a finire?