Dopo le anteprime del 2017 e lo splendido tour del 2018 (con la partecipazione totale di circa 40.000 spettatori) A Christmas Carol Musical, lo spettacolo ideato e diretto da Melina Pellicano, si prepara al secondo tour ufficiale nazionale 2019/20 accompagnando l’arrivo del Natale. Il musical, realizzato dalla Compagnia Bit, con le musiche di Stefano Lori e Marco Caselle, gli effetti speciali di Alessandro Marrazzo, oltre venti attori sul palco e imponenti scenografie, dopo la prima data del 15 novembre al Teatro Alfieri di Asti (sold out) è pronto a tornare per far sognare adulti e bambini a cominciare da sabato 30 novembre a Bologna al Teatro Arena del Sole (in fondo all’articolo tutte le date).
La storia
Il vecchio Ebenezer Scrooge (Fabrizio Rizzolo), dopo la morte del suo socio d’affari Jacob Marley, continua a condurre il suo banco d’affari con cinica avarizia rifuggendo da ogni rapporto umano e affamando il suo sfortunato impiegato Bob Cratchit (Alessandro Germano). Scrooge odia il Natale e nemmeno l’invito a cena di suo nipote Fred (Jacopo Siccardi) riesce a fargli cambiare idea. La notte della vigilia riceve la visita del fantasma del suo defunto socio Jacob Marley (Marco Caselle) che gli annuncia la visita di tre spiriti. Lo spirito dei Natali passati (Maurizio Misceo) gli mostra gli errori della sua vita passata, lo spirito del Natale presente (Salvo Montalto) gli fa vedere la felicità che il Natale genera, mentre lo spirito dei Natali futuri gli mostra il suo orrendo destino qualora non modificasse la vita che ora conduce. Dopo la visita degli spiriti Scrooge si risveglia la mattina di Natale profondamente cambiato nell’anima, aprirà finalmente i suoi occhi a sentimenti di generosità e amore. D’ora in poi non mancherà mai di festeggiare il Natale e non perderà nessuna occasione per fare del bene.
Il messaggio di Dickens
A Christmas Carol Musical è tratto dal più famoso romanzo di Natale di Charles Dickens, un testo – pubblicato nel 1843 – che continua a parlarci dell’importanza di stare vicini alle persone che amiamo e di aprire le porte del nostro cuore a chi soffre. La solitudine di Scrooge e la sua ricchezza economica sono in contrapposizione con la ricchezza d’animo della famiglia Cratchit. Scrooge arriverà a capirlo: la sua trasformazione è il messaggio più forte che ha voluto darci Dickens. E ancora oggi resta attualissimo.
Intervista a Melina Pellicano
Per parlare dello spettacolo e dei temi ad esso collegato, abbiamo intervistato Melina Pellicano, regista e autrice del libretto che ha voluto essere il più fedele possibile al romanzo di Charles Dickens.
Inizia il countdown al prossimo Natale, un avvicinamento che coincide con il tour del tuo A Christmas Carol Musical. Che emozione si prova ogni volta a portare in scena uno spettacolo così in questo periodo dell’anno?
Un’emozione molto forte! Credo che questo periodo sia particolare per tutti, anche per chi, come Scrooge, non vuole festeggiare. A parte gli scherzi, andare in scena a Natale non fa che accrescere la magia del teatro, forse uno dei pochissimi luoghi rimasti dove possiamo fermarci, dare uno stop a tutto, emozionarci e allo stesso tempo riflettere sul senso di tante cose. Per noi della compagnia Bit mettere in scena A Christmas Carol ogni anno è come se fosse sempre la prima volta e ogni anno è sempre una forte emozione. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i miei colleghi che hanno curato con me tutto questo: gli autori delle musiche Stefano Lori e Marco Caselle, i colleghi della produzione Chiara Marro e Franco Di Spirito, Alessandro Marrazzo per il disegno luci e le scene insieme a Francesco Fassone e Marco Biesta per i costumi.
Quella di Charles Dickens è una storia universale, che tocca il cuore di adulti e bambini. Non a caso, due anni fa, al cinema uscì un film dal titolo emblematico: Dickens: L’Uomo Che Inventò il Natale. Sei d’accordo con quel titolo? Quanto ci ha cambiato la vita A Christmas Carol?
Sono molto d’accordo, soprattutto perché dietro al romanzo c’è un uomo, con il suo vissuto e questo rende tutto ciò che ha scritto più reale e più vicino a noi. Forse non ci ha cambiato la vita ma ha fatto in modo che potessimo ritrovare, ogni anno in questo periodo, i nostri sentimenti più profondi che spesso dimentichiamo.
Il Musical che hai scritto e diretto personalmente ricorda immediatamente l’omonimo film animato di Robert Zemeckis con un indimenticabile Jim Carrey uscito in sala (in 3D) esattamente 10 anni fa. Quanto ti ha ispirato quel film? Io lo trovo sempre meraviglioso…
In realtà il fim di Robert Zemeckis è anch’esso molto fedele al romanzo, ecco forse perché il mio musical lo ricorda, perché ho voluto, nell’adattamento, rispettare il più possibile lo spirito di Dickens.
La situazione descritta da Dickens – una società polarizzata con un sempre più forte divario ricchi/poveri – sta tornando sempre più attuale e, sia nel reale che nel virtuale (sui social soprattutto) dilagano sempre di più Ignoranza e Miseria, “i figli dell’uomo”. Percepisci anche tu questa situazione?
Sì, lo penso anche io… Ecco perché prima dicevo che a teatro e nel teatro possiamo ritrovare la giusta verità delle cose. Lo sarebbe anche la lettura ma purtroppo al giorno d’oggi, teatro e libri non vanno molto di moda.
L’Inghilterra Vittoriana mi è sempre piaciuta tantissimo. Le atmosfere di A Christmas Carol, il gelo, la neve e il ghiaccio, le candele e i lumi dietro i vetri delle botteghe, le stufe a legna, le tavole apparecchiate davanti ad un camino mi fanno tornare indietro, con nostalgia, ad un Natale fatto di semplicità e di un calore umano più potente di ogni dispositivo tecnologico oggi esistente. Tu cosa ne pensi? Quale aspetto del Natale si è sempre stato più a cuore?
Personalmente sono sempre stata molto legata al Natale, ci tengo ogni anno a celebrarlo e ogni anno lo faccio con i miei piccoli “rituali”, cercando di interiorizzare quella magia che provavo fin da piccola e che da adulta mi sono promessa di non dimenticare mai. La mattina del giorno di Natale, ad esempio, vicino all’albero, con i miei bimbi, cerco di godermi il più possibile quel momento, per fermarlo nella mente e ritrovarlo quando ne ho bisogno. Quello che hai descritto tu sopra, fa parte di tutta questa magia, ecco perché, nel nostro spettacolo, lo spirito del Natale presente invita Scrooge ad “ascoltare i suoi sensi”, a “sentire il profumo delle spezie” e a ritrovare “il calore” che c’è in lui.
Melina, perché A Christmas Carol Musical è da andare a vedere?
Perché è uno spettacolo curato, nel senso originale del termine. E’ uno spettacolo di cui tutti si sono “presi cura”, che trasuda della passione che tutto il cast degli attori, il team creativo e produttivo hanno messo dentro, al servizio della riuscita di un prodotto di qualità, nella convinzione che il pubblico – e come tutti noi – dovrà uscire dalla sala teatrale pensando di voler ancora bene al Natale e a questo nostro mondo.
Intervista di Giacomo Aricò
A Christmas Carol Musical, le date
Rivendite online: www.happyticket.it – www.ticketone.it www.vivaticket.it www.ticketmaster.it www.go2.it
Info e prenotazioni telefoniche 348.4106061
Sito web: www.achristmascarolmusical.it