Al Museo Interattivo del Cinema di Milano, Fondazione Cineteca Italiana prosegue le celebrazioni per i 120 anni della settima arte. Da oggi al 23 agosto nel capoluogo lombardo avrà infatti luogo una rassegna di dieci titoli che intende offrire una panoramica sul Noir Francese.
Nonostante questo genere sia nato e maturato a Hollywood, ha subìto, nel corso degli anni, una commistione feconda tra immaginario europeo e statunitense. Fin dagli anni Trenta, infatti, in Francia si diffonde un cinema pessimista e realista che racconta amori maledetti e povertà umane.
Esponente di spicco di questo filone è Henri-Georges Clouzot, narratore di un mondo violento e colpevole descritto con angoscia e lucidità, di cui la rassegna offrirà molteplici esempi. Da Vite Vendute (1953), che verrà proiettato stasera, a Legittima Difesa (1947, in programma il 13 agosto), Il Corvo (1943, il 18 agosto), I Diabolici (1954, il 21 e 23 agosto, in copertina) e L’Assassino Abita al 21 (1942, il 22 agosto).
Nel dopoguerra il noir fu tra i generi prediletti da Jacques Becker, con Grisbì (1953, il 20 agosto) e Il Buco (1960, il 12 agosto), e dalla Nouvelle Vague, come dimostrano Claude Chabrol con A Doppia Mandata (1959, il 19 agosto), Louis Malle con Ascensore per il Patibolo (1957, il 14 e 23 agosto) e Jean-Luc Godard con il rivoluzionario Fino all’Ultimo Respiro (1960, il 22 agosto).