Da venerdì 11 dicembre, alle 21.15, su Sky Atlantic (e in streaming su Now Tv) arriva Deutschland ’89, l’atto conclusivo dell’avvincente trilogia tedesca di spionaggio targata Fremantle e dedicata ai tesissimi anni della Guerra Fredda. La serie – sequel di Deutschland ’83 e di Deutschland ’86 – creata e prodotta da Anna Winger e Jörg Winger e vincitrice di un International Emmy Award nel 2016, vedrà i protagonisti alle prese con le conseguenze umane e politiche della caduta del muro e il loro disperato tentativo di destreggiarsi in una realtà in cui nulla è più come prima.
La serie
Quando il Muro cade il 9 novembre del 1989, Martin Rauch (Jonas Nay) – che negli ultimi tre anni ha lavorato per la Robotron, una società di informatica specializzata nella vendita di hardware, un vero e proprio colosso dell’epoca – si ritrova nuovamente coinvolto coi servizi segreti e deve affrontare le conseguenze che la “fine della Storia” potrebbe avere non solo sulla Germania dell’Est, ma anche sulla sua vita e su quella di suo figlio. Quella rivoluzione pacifica, infatti, ha scosso profondamente il suo mondo, ma è chiaro a tutti, anche agli ex colleghi dell’HVA (l’Hauptverwaltung Aufklärung, il servizio segreto di spionaggio all’estero della DDR, la Repubblica Democratica Tedesca), che da lì non si tornerà mai più indietro. Cosa sceglierà di fare Martin, che a quanto pare è ricercatissimo un po’ da tutte le agenzie di spionaggio straniere? Accetterà la proposta del KGB, oppure si unirà alla CIA? O ancora, deciderà di uscire per sempre da quel mondo e si dedicherà ad altro? In un momento di transizione c’è un solo modo per sopravvivere: reinventarsi.
Un momento cruciale per la storia mondiale
Ambientata tre anni dopo gli avvenimenti della serie precedente, Deutschland ’89 narra le conseguenze di un momento cruciale per la storia mondiale. Accanto a Nay riprenderanno i loro ruoli Maria Schrader che tornerà ad interpretare Lenora Rauch, la zia di Martin, e Sylvester Groth, di nuovo nei panni di Walter Schweppenstette. Nel cast anche la giovane Svenja Jung.