Frank Matano sarà dal 10 maggio al cinema al centro di Tonno Spiaggiato, una black comedy irriverente diretta da Matteo Martinez – al suo primo lungometraggio – che l’ha anche scritta insieme allo stesso Matano.
Il film
Lasciato dalla sua fidanzata, Francesco (Frank Matano) fa di tutto per riconquistarla. Dopo numerosi e maldestri tentativi, miseramente falliti, finalmente al funerale della nonna di lei, Francesco riesce a recuperare un contatto con la sua ex. Ecco: per far rivivere l’amore potrebbe bastare… un funerale. Nella mente di Francesco prende così forma un insano quanto geniale progetto: uccidere un membro della famiglia di Francesca (Marika Costabile). La scelta cade sulla vulcanica e bizzarra zia Nanna (Lucia Guzzardi). Nei panni di un improbabile Padre Gesù, Francesco entrerà nella casa e nel cuore dell’irresistibile vecchietta, finendo per mettere in dubbio il suo rocambolesco intento criminale.
L’idea
Se una ragazza che ami ti ha lasciato e non riesci a riconquistarla in alcun modo ma lei, dopo tanto tempo, ti riabbraccia durante il funerale di sua nonna e poi si scusa e ti rimolla, cosa puoi fare per ottenere un altro abbraccio? Facile. Le uccidi un altro parente e ti ripresenti al funerale. Tonno Spiaggiato nasce “da una fragorosa risata per questo spunto idiota mentre con Frank Matano sorvolavamo la Groenlandia” spiega il regista Matteo Martinez.
Autobiografia e situazioni surreali
“Praticamente il film è fatto” si sono detti Martinez e Matano. Un’idea scritta in tre giorni, di tre anni fa: “ma ora finalmente il film il film c’è – continua il regista – e contiene tutta la nostra passione per le sitcom animate, per l’umorismo nero, per il misticismo superstizioso, per le situazioni surreali e per quelle spudoratamente grottesche; c’è un po’ di autobiografia (per esempio zia Nanna, ma in una versione meno moderata, era mia zia e abitava in un appartamento sopra il mio) e c’è anche tutta la nostra allergia da sfoghi sul collo per il politicamente corretto, per il didascalismo opprimente, per le ostentazioni di bontà e di ‘poetica’ pensosità”.
Una commedia che vuole essere tragedia
Tonno Spiaggiato potrebbe essere definito una “black comedy” ma in realtà, per Martinez, “è una commedia che aspira goffamente ad essere una tragedia. Non è stato facile sintonizzarci con soddisfazione, Frank davanti e io dietro la camera, sui movimenti ondivaghi dei nostri pensieri. E conciliarli, cercando di non perdere il filo del discorso. Dentro c’è un po’ di Batman, una goccia di Buster Keaton, un cucchiaio di Rick & Morty, una fettina di Hellzapoppin’ e una spolverata di Simpson”.
Follia al cinema
Ora, a giochi fatti, Matteo Martinez afferma che Tonno Spiaggiato ha “seguito fedelmente i percorsi mentali orditi da me e Frank. Se riusciremo a condividerli con molti ce ne compiaceremo. E ci rassereneremo. Sarebbe infatti uno schiaffo morale per quell’allarmista che, ingiustificatamente, ci ha fornito le coordinate di un noto psichiatra”.