Cinema grattacieloAlla vetrata Foto Chico De Luigi

Il 6° Milano Design Film Festival all’insegna del Fast Changing

Cinema grattacieloAlla vetrata Foto Chico De Luigi

Dal 25 al 28 ottobre all’Anteo Palazzo del Cinema ci sarà la sesta edizione del Milano Design Film Festival, un festival dove si indaga il mondo sotteso alla parola design. Una rassegna di documentari, biografie, storie che portano sul grande schermo il tema del progetto e si propongono di fornire al pubblico gli strumenti per interiorizzare il percorso creativo in senso lato.

"Albatross"

“Albatross”

Fast Changing

Il  Festival, come di consueto, associa a ogni edizione un tema specifico che quest’anno è Fast Changing: si parlerà di materiali e di tecnologia, di nuovi modi di costruire in maniera sostenibile ma anche di rivalutazione e restauro. Nella folle corsa verso il futuro, infatti, non deve essere cancellato il passato: la riflessione sul concetto di icona trova riscontro nelle pellicole dedicate alle biografie di grandi designer e architetti, nella storia dei brand e nella descrizione di importanti progetti architettonici e urbanistici.

L’apertura con Rams

Si ripete anche per l’edizione 2018 la formula delle due serate di apertura: un pre-opening presentato da Antonella Broglia è previsto (su invito) per il 24 di ottobre al Teatro dell’Arte presso la Triennale di Milano dove verrà proiettata la premiere europea di Rams, il film del regista americano Gary Hustwit dedicato al celebre designer tedesco Dieter Rams (lo stesso film verrà poi riproposto durante il festival). Oltre al regista in Triennale sarà presente lo stesso ottantaseienne progettista. Il giorno seguente ci si sposta all’Anteo Palazzo del Cinema, dove avrà luogo l’intera rassegna. Alle oltre 60 proiezioni si affiancheranno dibattiti e lecture che vedranno protagonisti registi, progettisti e anche numerose aziende.

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Dieter Rams

Programmazione

Entrando nel vivo della programmazione, sono diversi i titoli presentati, adatti ad ogni gusto. Per gli amanti del design d’autore il film Achille Castiglioni. Tutto Con Un Niente di Valeria Parisi e Object to Project. Giorgetti Design Since 1898 di Francesca Molteni, che ripercorre la storia dell’azienda ma anche quella di un territorio che è culla del saper fare artigliano. Per gli appassionati di architettura Non Abbiamo Sete di Scenografie. La Lunga Storia Della Chiesa di Alvar Aalto a Riola di Mara Corradi e Roberto Ronchi, The Power of the Archive. Renzo Piano di Francesca Molteni, Chez Le Courbusier, un classico come Albert Frey. The Architectural Envoy di Jake Gorst e Amatrice, The New Year Zero di Giacomo Boeri e Matteo Grimaldi.

Il 26 ottobre il Milano Design Film Festival presenterà in anteprima in Italia Two Basilicas di Heinz Emigholz. La pellicola selezionata parla di Danimarca e Italia, di Nord e Sud, di religione protestante e cattolica. Parla dell’archetipo, di come due basiliche (quella di Orvieto e quella di Grundtvig) che non potrebbero essere più lontane esteticamente pur appartenendo e rispondendo a una stessa tipologia architettonica, stimolano associazioni e visioni completamente diverse.

Moriyama San

Moriyama San

Un’ampia retrospettiva sarà dedicata ai registi Ila Bêka e Louise Lemoine, che da oltre dieci anni, con i loro film hanno rivoluzionato la tradizionale rappresentazione dell’architettura contemporanea. Sei le pellicole in cartellone firmate dal duo registico. Il loro ultimo lavoro Moriyama-San, che descrive la vita ordinaria di un eremita urbano che abita in una residenza straordinaria (Moriyama house, costruita a Tokyo nel 2005 su progetto di Ryue Nishizawa dello studio SANAA), chiuderà il Festival e sarà introdotto proprio dai due registi. Alcune pellicole firmate Bêka&Lemoine rientreranno nella categoria Interior Frames – Visioni d’interni narrate attraverso il video. Questa sezione raccoglie una serie di corti e lungometraggi legati agli interni domestici indagati da diversi punti di vista e stili registici.

Per la categoria Sustainability sono da segnalare una serie di pellicole di grande impatto emotivo: Albatross di Chris Jordan e Jackie Chan’s Green Heroes di David Hay, Natura Urbana. The Brachen of Berlin di Mattew Gandy, Cantiere 2 Harbour di Roberto Coda Zabetta e The Experimenthal City di Chad Freidricks dove si racconta in modo visionario una città sostenibile pensata già negli Sessanta dall’oceanografo e geofisico Athelstan Spilhaus. La sezione dedicata ai corti d’animazione comprende Cat Days di Jon Frickey e Vermine di Jeremie Becquer. Infine una corposa sezione è incentrata sulla storia di personaggi e istituzioni: Almost Nothing – CERN: Experimental City, di Anna de Manincor, racconta come la creatività sia alla base delle scoperte tecnologiche del Cern, Affinità elettive e sesto senso. Nanda Vigo, di Marco Poma, è focalizzato sull’architetto/designer/artista delle avanguardie anni Sessanta e Settanta e infine Gualtiero Marchesi – The Great Italian, di Maurizio Gigola, è un omaggio allo chef che ha rivoluzionato la cucina italiana.

Jackie Chan's Green Heroes

Jackie Chan’s Green Heroes

Spazio anche a incontri e momenti di dialogo dedicati al mondo del cinema per l’architettura. Una sezione, questa, ricca di proiezioni di grande spessore come per esempio New Moscow 4, curato da Irina Korobina, che racconta la trasformazione di Mosca dal 1918 ad oggi. Infine l’edizione 2018 vedrà il lancio dell’Architecture Film Award, premio Internazionale di Architettura e Cinema.

Programma definitivo su: www.milanodesignfilmfestival.com

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