Il Trono di Spade, l’acclamata serie televisiva di successo basata sul ciclo di romanzi fantasy Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. R. Martin, è in arrivo su Infinity come mai prima d’ora: le otto stagioni complete saranno disponibili con la massima qualità di visione del 4K dall’11 gennaio. La serie vede le nobili famiglie dei Sette Regni entrare in guerra, l’una con l’altra, per il controllo del Trono di Spade in una serie di episodi scanditi da intrighi di corte, lotte politiche, tradimenti, accordi segreti, ricatti, regicidi, passioni e complotti.
Draghi, morti viventi, colpi di scena sconvolgenti, agguerritissime casate pronte a tutto per il Trono dei Sette Regni e battaglie indimenticabili, per un viaggio imperdibile lungo 73 episodi, un vero instant classic diventato in pochi anni un fenomeno globale che ha conquistato la critica e ha coinvolto ed appassionato milioni di fan in tutto il mondo. Il Trono di Spade è già passata alla storia come la serie più premiata e candidata di sempre – lo show ha vinto 59 premi Emmy e ha totalizzato 160 nomination. Inoltre, Il Trono di Spade detiene nove record del mondo, tra cui quello come serie televisiva trasmessa simultaneamente nel maggior numero di Paesi, esattamente 173.
La qualità della scrittura, il massiccio investimento produttivo e l’impeccabile casting – tutti eccezzionali, da Kit Harington ad Emilia Clarke – hanno saputo garantire, a un prodotto concepito per il pubblico ristretto della televisione pay, un seguito mondiale da grande evento generalista. Ma la forza de Il Trono Di Spade sta, soprattutto, nell’intuizione di George R.R. Martin, romanziere del New Jersey che ha mescolato con gusto e talento diversi grandi archetipi letterari, d’importazione britannica: le geografie immaginarie e la mitologia magica di J.R.R. Tolkien; la passione per la cavalleria e l’araldica di Sir Walter Scott; e soprattutto gli intrighi dinastici e di potere delle tragedie e dei drammi storici di William Shakespeare, in particolare del ciclo della guerra delle Due Rose. Più del finale, è la morale della favola, affidata al mattatore Tyrion Lannister (Peter Dinklage), a darci il senso dell’intera saga: vince chi conosce e chi sa raccontare.