Basato sull’omonimo libro di Molly Bloom (lo trovi QUI), domani esce al cinema Molly’s Game, il film che segna il debutto alla regia del noto drammaturgo e sceneggiatore Aaron Sorkin. Sontuosa e affascinante protagonista è una splendida Jessica Chastain, affiancata sul set da Idris Elba, Kevin Costner, Michael Cera, Chris O’Dowd e Bill Camp.
Il film
Molly’s Game è basato sulla storia vera di Molly Bloom (Jessica Chastain), una giovane e carismatica speranza olimpica dello sci, costretta ad abbandonare lo sport dopo una grave lesione fisica. Molly, dopo gli studi di legge, ottiene un lavoro estivo che la introduce a una nuova impresa, in cui sono necessarie disciplina e energia simili a quelle per lo sport: scalare il mondo più esclusivo e ad alto budget del poker clandestino.
I grossi portafogli delle stelle di Hollywood, dei giganti dello sport e degli affari le regalano una decade di sfarzi, successo e glamour, ma attirano anche le attenzioni sbagliate quando, senza esserne a conoscenza, mette al tavolo da gioco dei membri della mafia russa. La sua scia fortunata si arresta bruscamente quando viene arrestata in piena notte da 17 agenti dell’FBI che imbracciano armi automatiche. Costretta ad affrontare le accuse a suo carico, diventa suo unico alleato il suo avvocato difensore (Idris Elba), riluttante all’inizio, e che invece scopre che c’è molto di più in Molly Bloom di quello che le volgari storie da tabloid rivelano.
Il libro e lo scetticismo iniziale
Nonostante il libro di memorie di Molly Bloom del 2014 termini con il suo arresto da parte dell’FBI, la storia di come Molly’s Game sia arrivata sul grande schermo, inizia prima ancora che la Bloom si rendesse conto che il suo regno era prossimo alla fine. Va detto che Aaron Sorkin inizialmente aveva molte riserve sull’adattamento del libro per un film, soprattutto a causa dei personaggi che avevano partecipato ai tavoli di gioco. Nonostante Molly avesse tenuto riservate le identità della maggior parte delle persone coinvolte per proteggerne le vite private, Sorkin era comunque preoccupato delle possibili conseguenze.
“Conosco alcune delle persone di cui hai scritto – le disse – ho lavorato con alcuni di loro, con altri avrei voluto lavorarci. Un paio sono miei amici. Non se ne parla di fare un film di pettegolezzi su di loro o su chiunque altro”. Oggi però che il film è in uscita, Sorkin è felice che la Bloom non si sia fatta scoraggiare dalla sua reazione e abbia continuato a raccontargli di più sulla sua storia: “dopo 15 minuti, volevo disperatamente scrivere questo film, perché ho scoperto che lei ha pagato un prezzo molto alto per aver preso la mia stessa posizione, che a me però non costava nulla”.
Alla scoperta della Principessa del Poker
La sicurezza di Sorkin sul materiale ha aiutato a velocizzare il processo di scrittura. Il neoregista è riuscito a trovare la storia che voleva raccontare nei dettagli che la Bloom non ha inserito nel libro, un processo di ricerca riversatosi nelle parole del personaggio di Idris Elba, l’avvocato della difesa Charlie Jaffey, “hai terminato il libro prima di scrivere la parte buona” le dice. Charlie legge il libro e nota alcune omissioni lampanti, come giri di poker che durano per giorni senza mai menzionare l’uso di droghe, o nessun accenno ai mafiosi russi il cui coinvolgimento ha portato al suo arresto. Molly Bloom inoltre raramente parla della sua famiglia, soprattutto della sua relazione difficile con il padre, che è stato determinante nello spingere lei e i suoi due fratelli verso le competizioni atletiche.
La Bloom si è svelata lentamente a Sorkin così come a Charlie. È stata chiamata la “Principessa del poker” dai tabloid, e Charlie pensa che sia stata lei a ricercare tale pubblicità per proprio interesse. “Ho visto un’opportunità nel creare un personaggio che si faceva le mie stesse domande – spiega Aaron Sorkin – ad esempio, perché è stata arrestata nel bel mezzo della notte da agenti dell’FBI con le armi automatiche spianate come se fosse una persona pericolosa?”. Nonostante Charlie sia una versione di finzione del suo legale, Sorkin nota che “Molly ha un suo difensore, e quando parla di lui è sempre con grande rispetto e affetto. Molly ha sempre detto che è stato davvero il primo uomo che si è comportato in maniera rispettabile con lei”.
Molly sfida gli uomini
Sebbene il gioco del poker guidi l’intreccio, il cuore della storia arriva dalla forza della Bloom, dalla sua personalità interiore e dala sua capacità di battere qualsiasi sistema la sfidi rimanendo fedele a sé stessa. “L’ho sentita come una storia emozionale – continua Sorkin – ed è il tipo di storia che a me piace raccontare, con un sottofondo idealista di cosa è giusto e cosa sbagliato”. La sua traiettoria personale, il rapporto cruciale con il suo avvocato, e il suo rifiuto di tradire i suoi ex clienti, sono il centro della storia: “aveva in mano il biglietto vincente della lotteria – continua il regista – avrebbe potuto essere ricca e famosa dicendo semplicemente la verità, ma non lo ha fatto. È una cosa che ammiro, e il film fa lo stesso”.
Una donna intelligente
Il fantastico senso dell’umorismo della Bloom e il suo altissimo quoziente intellettivo, hanno impressionato molto Sorkin che afferma: “secondo me lei è davvero un’eroina unica del cinema” e “anche se è una persona riconosciuta colpevole di reati federali, quando l’ho conosciuta ho pensato che fosse un modello incredibile per le giovani donne”.
Autobiografia e finzione
Il film include materiale preso dal libro, che è incorporato come una sorta di personaggio, ma ha una sua propria struttura. E mentre il personaggio di Molly è autobiografico, Sorkin è stato molto attento a creare personaggi di finzione per i ruoli secondari: “è sempre stato importante per me che nessun spettatore fosse portato a giocare al detective con il film, cercando di scovare la persona vera che c’è dietro al personaggio. Per questo ognuno di loro è un insieme di varie persone”.
Le carte sul tavolo
Pur volendo, come regista e sceneggiatore, focalizzare la storia sulle emozioni profonde di Bloom, Aaron Sorkin sapeva che comunque che le scene di poker dovevano essere più realistiche possibili: “ho fatto molte ricerche sul poker per essere sicuro che ogni dettaglio fosse corretto. Abbiamo avuto degli incredibili giocatori di poker professionisti come consulenti in ogni passaggio. I nostri mazzieri nel film sono dei professionisti. Anche le comparse che giocano nel film sono giocatori professionisti. Non hai bisogno di essere un fan del poker per goderti il film, ma gli appassionati del poker ne apprezzeranno l’autenticità”.
Jessica è Molly
Attraverso le scene di poker, vediamo il personaggio di Molly imparare il poker, senza giocare, e affinare la sua abilità di gestire le persone. Ad interpretare un personaggio così stratificato e tridimensionale, è stata una fascinosa e irresistibile Jessica Chastain: “ho adorato l’umorismo di Molly, e la sua intelligenza, e la sua storia di perdente che poi diventa una donna di grande successo in un giro fatto solo di uomini. E ho amato la vera Molly Bloom”.