Ispirato dall’opera di Orwell e di P. K. Dick, lunedì 4 febbraio arriva al cinema Mistero Di Un Impiegato, il film diretto ed interpretato da Fabio Del Greco incentrato sulle attuali ed incredibili evoluzioni del “Grande Fratello” e sui condizionamenti della società su ognuno di noi.
Il film
Nella società contemporanea digitale dove lo smartphone domina le giornate dell’uomo tecnologico, Giuseppe Russo (Fabio Del Greco) ha una moglie, una casa, un posto fisso con cui può permettersi di fare acquisti al centro commerciale e le sue credenze politiche e religiose; ma quando incontra una strano vagabondo che gli dà dei vecchi nastri video in cui lui è filmato fin da piccolo, ma di cui non ricorda nulla, si rende conto che la realtà che lo circonda è molto diversa da quello che sembra. Qualcuno lo spia, lo controlla: ma Giuseppe Russo non è uno dei tanti. Pur di ritrovare la sua autenticità è disposto a tutto. Qual’è il mistero di un impiegato e di una vita così “normale”?
L’uomo contemporaneo, un fantoccio
Grandi lobby economiche, politiche e religiose hanno trasformato l’uomo contemporaneo in un fantoccio che esegue le azioni da loro decise. Errori e copioni divite che si trasmettono dalle vecchie alle nuove generazione, ripetendosi come una ruota che gira all’infinito. I condizionamenti e le pressioni sociali che ogni individuo riceve fin dalla nascita sono così radicate nella nostra anima che è quasi impossibile liberarsene, come vorrebbe fare Giuseppe Russo.
Decidono chi siamo
C’è qualcuno pronto a manipolare la tua vita, a violare la tua privacy, a darti sicurezza ed identità in cambio della tua libertà, del tuo passato, del tuo sé più profondo. Avidi speculatori vogliono monopolizzare il mercato e decidere chi siamo, cosa consumiamo, cosa sogniamo. Tanti uomini e donne si adeguano ad una vita mediocre, dimenticando sé stessi e rinunciando al mistero della propria vita.