Natale 2015: per fare i regali basta avere (oltre ai soldi ovviamente), una connessione e una tastiera. Si può ordinare di tutto, e tutto ti arriva a casa. I siti di e-commerce sembrano compiere veri miracoli, alla faccia dell’Attesa e della Magia che alimentava la notte della Vigilia. Chi porta i regali? Il compromesso, negli anni, era stato trovato: una parte li porta Babbo Natale, una parte li portano i genitori (sennò a che servono i negozi di giocattoli?). Ma se una volta i genitori andavano fisicamente a comprare i balocchi (muniti di patente, documenti e titoli di viaggio, si intende), oggi anche i bimbi – sempre più svegli e digitali – che restano a casa potrebbero acquistare i loro desideri con qualche click (soprattutto se la carta di credito è già stata registrata e l’accesso è sempre attivo). E allora che fine faranno le letterine che una volta venivano spedite al Polo Nord, dirette a Babbo Natale?
Per questo, oggi vogliamo ripercorre La Storia di Babbo Natale (Santa Claus), un film uscito esattamente trent’anni fa nel 1985 diretto da Jeannot Szwarc. La pellicola inizia con un racconto: molte centinaia di anni fa, un anziano falegname di nome Claus, viveva con la moglie in un piccolo villaggio e amava lavorare il legno per costruire giocattoli da donare ogni Natale ai bambini del suo e dei villaggi circostanti. La notte di Natale per raggiungere i bambini degli altri villaggi attraversa la foresta, accompagnato dalla moglie Ania, con la sua piccola slitta trainata dalle sue due renne Donner e Blitzen.
Durante la traversata del bosco si imbatte in una tremenda tormenta di neve e nel mezzo della bufera perde i sensi così come la sua povera moglie e le sue renne ormai stanche ed affaticate. Al loro risveglio i due vengono accolti da un gruppo di strani ometti con sgargianti vestiti colorati che subito si rivelano essere elfi. Con sommo stupore i due coniugi scoprono di essere al Polo Nord.
Come predetto da un’antica profezia l’anziano signore riceve in dono l’onore e l’onere di diventare Santa Claus, ovvero Babbo Natale. Da allora ogni anno lui con l’aiuti dei suoi fedeli aiutanti porta doni ai bambini di tutto il mondo. Il trascorrere del tempo ci porta ai nostri giorni. Dopo aver perso il posto di assistente di Babbo Natale, Patch un elfo dalle mirabili qualità, crede che egli non abbia più fiducia in lui. Per la grande delusione Patch di nascosto e all’insaputa di tutti se ne va dal Polo Nord.
Il suo vagare lo porta a New York dove conosce un malvagio industriale di nome B.Z. che produce giocattoli di scarsa qualità e vuole usare le sue doti e la sua magia per arricchirsi. Babbo Natale dopo aver scoperto la fuga del suo vecchio amico, con l’aiuto di Joe e di Cornelia, due giovani ragazzi che aveva conosciuto il Natale precedente, riesce a salvare Patch e a riportarlo a casa.
Chissà che effetto può fare vedere questo film per i bambini del 2015. C’è ancora spazio per l’immaginazione? C’è ancora spazio per i sogni? L’importante è crederci, sempre. È questo il segreto del Natale. Un segreto che i bambini devono sempre custodire, per poterlo continuare ad insegnare a chi intanto è cresciuto, sempre più in fretta. È negli occhi dei bambini che i grandi possono continuare a sognare.
“Sto imparando da te che l’immenso per me è aspettare Babbo Natale”
Fabrizio Moro – “Babbo Natale Esiste”