Presentato in Prima Mondiale alla 75. Mostra del Cinema di Venezia – sezioni Orizzonti – il 29 novembre esce al cinema Un Giorno All’Improvviso, l’opera prima di Ciro D’Emilio con protagonisti Anna Foglietta e Giampiero De Concilio.
Antonio (Giampiero De Concilio) ha diciassette anni e un sogno: essere un calciatore in una grande squadra. Vive in una piccola cittadina di una provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile. A rendere ancora più complessa la situazione c’è la bellissima Miriam (Anna Foglietta), una madre dolce ma fortemente problematica che lui ama più di ogni altra persona al mondo. Inoltre Carlo (Fabio De Caro), il padre di Antonio, li ha abbandonati quando lui era molto piccolo e Miriam è ossessionata dall’idea di ricostruire la sua famiglia. Per fortuna c’è il calcio e soprattutto i suoi amici: Stefano Caccialepre (Lorenzo Sarcinelli), il centravanti della squadra e Peppe Lambiase (Giuseppe Cirillo), il fantasista, dalla battuta sempre pronta, perditempo per vocazione e con il fiuto per cacciarsi sempre nei guai, sono i suoi compagni di avventura. La loro amicizia è forte, ma ogni volta che Miriam ne combina una delle sue, e nell’ultimo periodo di disastri ne ha fatti parecchi, Antonio deve risolvere la situazione da solo e come una missione proteggere la madre da tutto e da tutti.
All’improvviso la vita regala a Antonio e Miriam una vera occasione: un talent scout, Michele Astarita (Massimo De Matteo), sta cercando delle giovani promesse da portare nella Primavera del Parma, e quando lo vede giocare, Antonio in campo è una vera rivelazione. Fra i due nasce un legame profondo grazie al quale Antonio scoprirà l’importanza del sacrificio e della determinazione. E così, per realizzare il suo sogno, il ragazzo è pronto a rinunciare a tutto: all’amicizia dei suoi compagni di squadra; a una tenera storia d’amore con Sara (Alessia Quaratino); a rischiare fino all’ultimo che gli assistenti sociali lo portino via da sua madre. Il traguardo è lì, a portata di mano: lui e Miriam, finalmente lontani dal paese, da suo padre, da tutto. A testa alta, come quando è in campo, Antonio affronta ogni difficoltà, fino a quando un evento tanto inatteso quanto drammatico gli farà capire che ogni sogno ha un prezzo molto alto da pagare. Ci vorrà una mano tesa, insperata ma salda, per tirarlo fuori dal baratro e fargli capire che dentro di sé può trovare ancora la forza di guardare avanti.
Il regista Ciro D’Emilio racconta:
“Quando ho deciso di realizzare questo film volevo una storia priva di compromessi, radicale, estrema. Raccontare il tema dell’abbandono dell’adolescenza attraverso una storia d’amore tra un figlio e una madre mi ha permesso di rendere tutto più concreto, visibile, tangibile. La scelta ardua è stata quella di abolire ogni possibile punto di vista diverso da quello del protagonista, Antonio. Attraverso la messa in scena e la scelta fotografica ho voluto estremizzare questo concetto lasciando i personaggi sempre in risalto rispetto all’ambiente che li circonda. Antonio e noi di conseguenza, viviamo e crediamo a tutto quello che accade e accettiamo tutto quello che gli (ci) succede, dimenticando quasi ogni volta che da soli è dura farcela senza prendere delle sonore batoste. Perché un giorno, all’improvviso, la vita ti si rovescia contro“.