Dal 16 al 26 luglio, il Teatro Stabile di Catania inaugura l’attività estiva con Lu Cori Non ‘Nvecchia, un’originale antologia poetica dedicata a Nino Martoglio diretta da Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Lo spettacolo, originariamente previsto nell’ambito della stagione 19-20, verrà messo in scena a Palazzo Platamone secondo tutte le normative vigenti.
Il Teatro che torna a vivere
Il Teatro, dopo tre mesi di chiusura forzata a causa dell’emergenza Covid-19, torna a proporsi alla città come luogo in cui la polis si riunisce e riflette su se stessa e lo fa nel cuore del centro cittadino, nella splendida corte del Palazzo della cultura. “Il Teatro Stabile di Catania – dichiara il Direttore, Laura Sicignano – ha in programma molte attività per l’estate 2020, dal vivo e in digitale: dopo questa pausa obbligata, vogliamo lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Sarà un’estate dedicata alla narrazione di una Sicilia reinventata grazie al coinvolgimento di artisti giovani e innovativi. Ci accingiamo alla riapertura con emozione e con la consapevolezza della fragilità della condizione dei lavoratori dello spettacolo dal vivo. Crediamo che i teatri, ora più che mai, abbiano il dovere di reinventarsi un dialogo con il pubblico, di creare lavoro e di accogliere i cittadini in un luogo dove trovare pensiero, bellezza e poesia“.
Enzo Vetrano e Stefano Randisi raccontano Martoglio
“Il complesso e variegato mondo martogliano, i suoi testi teatrali, i sonetti, i poemi e i bozzetti appartengono alla tradizione popolare siciliana come l’espressione più viva e disincantata della società di un tempo passato, ma contengono caratteri di riconoscibilità e di profondità che li rendono ancora attuali, come dimostra la longevità e il successo delle rappresentazioni delle sue opere in tutta la Sicilia, ancora oggi. La sapiente arte nella scelta della lingua, delle parole, degli argomenti, per raccontare un quotidiano fatto di fatica, onestà e rispetto ci regalano il gusto dell’ascolto e la scoperta di un mondo vivacissimo, passionale, malinconico e a volte tragico, sempre vitalissimo nelle espressioni e nelle situazioni in cui Martoglio volle rappresentare valori e principi condivisi col pubblico per il quale scriveva. Il nostro intento, nel comporre questo spettacolo accostando e giustapponendo scene e versi scritti da Martoglio in diverse opere e in differenti contesti, è quello di tracciare un percorso che lo porti fuori dalle strade battute per decenni, verso la riscoperta di una verità della parola – per noi il fondamento dello stare sul palcoscenico – e per ritrovare il Martoglio che scriveva per i grandi attori e le grandi Compagnie dei primi novecento, da Giovanni Grasso ad Angelo Musco“.
“Non ci orientiamo dunque verso una riproposizione filologica, ripetitiva, consueta, dei suoi testi, ma nemmeno verso un tradimento programmato delle sue opere. Tentiamo di innestare nel suo corpus poetico la nostra visione del teatro, e ci prendiamo la libertà di farlo creando un universo surreale, raccogliendo spunti e lampi teatrali, poesie e poemetti, nell’intento di costruire una scrittura scenica originale, che parli della vita e dell’uomo con parole leggere o drammatiche, ironiche o spietate, ma sempre rigorosamente autentiche. Seguiamo con ciò l’esempio di grandi Maestri che abbiamo avuto la fortuna di conoscere e che ci hanno insegnato a leggere attraverso l’opera di un autore le sue inquietudini, i suoi sogni, i suoi ricorrenti fantasmi. Certo, un elemento fondante e concreto della sua vita – e della sua tragica morte – sarà al centro della nostra attenzione: una porta. Quella porta da cui “per errore” ha compiuto il suo ultimo passo fatale si sovrappone nel nostro immaginario alla “comune” che in tutti i suoi testi teatrali è al centro della scena. Un corto circuito che ci permette di immaginare tutti gli ingressi e tutte le uscite dei personaggi di questo spettacolo come il varcare una soglia verso la vita o verso l’oblio, a seconda della direzione che si sceglie di prendere“.
L’appuntamento è quindi a Palazzo Platamone, da giovedì 16 a domenica 26 luglio, alle ore 21.00. Lunedì 20 riposo. Maggiori info: www.teatrostabilecatania.it
Restituzioni Al Pubblico: gli spettacoli in streaming
L’estate catanese prosegue all’insegna del teatro; verranno riproposte sul web agli addetti ai lavori e alla stampa delle rappresentazioni in cartellone che sono state cancellate dal Covid. Gli spettacoli verranno proposti in diretta streamig , delle vere e proprie restituzioni al pubblico, indirizzate in mniera particolare agli addetti ai lavori e alla stampa. Ecco il programma:
25 Luglio – La Pacchiona N. La Bute regia di M. Cutungo
Una versione siciliana di Fat Pig (con Paolo Mazzarelli, Federica Carrubba Toscano, Chiara Gambino, Alessandro Lui). Il tema dell’essere “carini”, esteticamente gradevoli e socialmente omologati, è centrale in Fat Pig, (da cui è tratta la nostra versione siciliana del testo originale), come in altri due testi dell’autore americano: La forma delle cose e Reasons to be Pretty, a formare quella che lui stesso definisce “Trilogia della bellezza”.
8 Agosto – La Nuova Colonia di Luigi Pirandello diretta da Simone Luglio
28 Agosto – Pinocchio regia di Livia Gionfrida
Inedita e incompiuta, l’opera di Franco Scaldati è un concerto di suoni e colori che ricalca la mitica storia del burattino collodiano, per trasportarla in una Sicilia cruda e tragicomica, un mondo fiabesco dove uomini, fate, pupi e animali hanno lo stesso diritto di parola e sono ugualmente impegnati nella violenta lotta alla sopravvivenza.
23 Settembre – La Mia Esistenza D’Acquario di Rosso di San Secondo
Un ambizioso progetto web al 100% al femminile a cura di Lydia Giordano che vedrà la partecipazione 17 attrici.