Premiato al Sundance Film Festival 2018 per la Miglior Regia, giovedì 13 dicmebre arriva nelle nostre sale Lontano Da Qui, il film diretto dalla regista italo-americana Sara Colangelo con protagonista Maggie Gyllenhaal.
Il film
Lisa (Maggie Gyllenhaal) è una maestra d’asilo di Staten Island che frequenta un corso di poesia, sua grande passione, che a poco a poco la sta allontanando dal marito e dai figli. Un giorno Lisa rimane incantata dal talento innato di un suo giovane allievo di 5 anni, Jimmy, capace di comporre con incredibile disinvoltura le poesie che lei ha sempre sognato di scrivere. Lisa decide così di coltivare il talento del bambino, trascurato dalla famiglia, e di proteggerlo dall’indifferenza della società, spingendosi però oltre i limiti della sua professione.
Sara Colangelo ci porta Lontano Da Qui
“Lontano Da Qui è un dramma psicologico su una donna, Lisa Spinelli, che vive una vita piuttosto noiosa a Staten Island dove insegna in un asilo della zona. Segue un corso di poesia consapevole di non avere un grande talento. Un giorno scopre che un bambino della sua classe ha una dote innata per la poesia e, da quel momento in poi, fa di tutto per spingerlo a coltivare questo dono, arrivando persino a scelte estreme pur di far conoscere al mondo l’arte del bambino”.
“Il film è stato un progetto emozionante per me perché, principalmente, è la storia di una donna. Mi ha dato l’opportunità di approfondire l’affascinante psicologia di Lisa per esplorare i meccanismi interiori, le buone intenzioni che prendono una strada sbagliata e il desiderio della donna di arricchire intellettualmente la propria vita. La storia dà modo di interpretare quello che penso sia un ruolo da protagonista complesso e sfaccettato per una donna quarantenne, una rarità sia per l’industria hollywoodiana che per quella indipendente”.
“Infine, è stata un’occasione unica per discutere del ruolo, se ne esiste uno, della poesia nella moderna vita americana. C’è ancora spazio per la bellezza, per il significato e l’espressione umana nell’attuale Amministrazione e in un mondo di smartphone, videogiochi, pistole e lontane guerre d’oltreoceano? È una questione vitale e per cui vale la pena discutere con il pubblico americano. Lontano Da Qui parla del desiderio irrealizzato di essere un poeta, del talento, della mediocrità, dello sforzo di vedere il mondo in modo diverso: parla della ricerca della bellezza in luoghi insoliti. E spero sollevi domande interessanti sull’autorialità, su chi decide cosa è arte e su chi può tessere lodi a chi”.
“Il poeta Carl Sandburg scrisse che «la poesia è il diario di un animale marino che vive sulla terra, desideroso di volare via». Qualcosa di questa descrizione della poesia mi ricorda molto Lisa. Lei è una donna di mezza età che si avvicina all’arte per la prima volta. È una creatura spaesata, che vuole una versione migliore di sé stessa per sentirsi più viva. Quando Lisa non riesce a soddisfare le sue ambizioni artistiche decide di farlo attraverso il suo studente. L’obiettivo della donna – serio, benintenzionato ma contorto – è quello di consegnare un giovane poeta al mondo e assicurarsi che la sua voce sia ascoltata, nonostante il rumore e la banalità della vita moderna”.