Presentato in anteprima italiana al Biografilm Festival dove ha vinto l’Audience Award, è da domani al cinema Yo-Yo Ma e i Musicisti Della Via Della Seta, il film di Morgan Neville che celebra il potere universale della musica.
Negli ultimi 15 anni, il Silk Road Ensemble si è riunito periodicamente per celebrare il potere universale della musica. Il collettivo internazionale del Silk Road Ensemble, che prende il nome dalle antiche insieme rotte commerciali che congiungevano Asia, Africa ad Europa, è stato creato dal celebre violoncellista Yo-Yo Ma e ha lo scopo di mostrare come la musica abbia la capacità di oltrepassare i confini geografici, di unire le diverse culture e di ispirare sentimenti di speranza sia negli artisti stessi sia nel pubblico che li ascolta.
Yo-Yo Ma e i Musicisti della Via della Seta (titolo originale The Music of Strangers) narra il susseguirsi delle vicende vissute dai membri del variegato collettivo di artisti formato da più di cinquanta elementi tra strumentisti, cantanti, compositori, arrangiatori, che si incontrano periodicamente in diverse località del mondo per confrontarsi circa la capacità della musica di mantenere vive le tradizioni e allo stesso tempo di sostenere l’evoluzione culturale.
Unendo le riprese delle performance del collettivo a immagini di repertorio e interviste personali ai singoli artisti, il regista Morgan Neville racconta il viaggio percorso fino a oggi da alcuni dei membri permanenti del Silk Road Ensemble, considerati i pilastri del progetto culturale e provenienti da diversi angoli della Terra, e dipingono attraverso le loro toccanti storie il vivido ritratto di un coraggioso esperimento musicale fatto di passione, talento e sacrificio e dei legami che si sono instaurati grazie ad esso in tutto il mondo.
La leggendaria Via della Seta univa i più remoti angoli dell’Asia alle via dell’antica Roma attraverso una complessa rete di sentieri, rotte e antichi percorsi commerciali che mettevano in contatto tra di loro alcune delle civiltà collocate nelle zone più estreme del mondo, tra cui Cina, India, Persia, Africa, Medio Oriente e le civiltà del Mar Mediterraneo. Formata da una rete di rotte commerciali che ricoprivano una distanza pari a 4.600 miglia, la Via della Seta è stata considerata per molto tempo il percorso più sicuro per avventurieri, pellegrini e commercianti, permettendo così un produttivo interscambio di merci, tecnologie e idee che nei secoli hanno trasformato le diverse culture e dato forma al mondo moderno che noi oggi conosciamo.
Nel documentario viene presentata la figura del leggendario violoncellista Yo-Yo Ma e assieme a lui indaga le molteplici modalità attraverso le quali l’arte e la cultura continuano a contribuire in modo rilevante a creare legami tra persone provenienti da tutto il mondo, come testimoniato anche dal lavoro svolto dall’innovativo collettivo di artisti internazionali a cui il violoncellista ha dato vita, il Silk Road Ensemble.
Si tratta di un folto gruppo formato da artisti e musicisti di incredibile talento che suonano strumenti più o meno noti – come il violoncello, il clarinetto e il banjo, ma anche altri estremamente particolari ed esotici come l’oud arabo, la pipa cinese e il kamancheh persiano – e che da 15 anni accoglie gli artisti più dotati al mondo e consente loro di confrontarsi con culture diverse, di imparare da queste ultime e di diffondere a loro volta la cultura del loro paese di origine.
“Io vengo dalla musica classica – afferma Yo-Yo Ma – quando incontro qualcuno che possiede delle tradizioni diverse dalle mie, noto subito che la sua modalità di approccio alla musica differisce dalla mia. Un musicista romano o un violinista degli Appalachi può esprimersi in modo libero, ma possiede comunque delle regole specifiche provenienti dalla tradizione di origine e dal background culturale. Lo spirito nazionale riecheggia nelle note della musica di una specifica regione. Una musica che rievoca ricordi, immagini, riferimenti storici e tutti quegli elementi che uniti creano la cultura di una nazione”.
Yo-Yo Ma e i Musicisti della Via della Seta è ambientato nel 2000, anno in cui Yo-Yo Ma riunisce insieme per la prima volta a Lennox, in Massachusetts, più di 50 tra i migliori musicisti provenienti dalle terre che in passato formavano la celebre Via della Seta. L’incontro, davvero unico, è il risultato di anni di preparazione e di studi svolti assieme a musicologhi, etnografi e antropologi per indagare le tradizioni musicali dei paesi posti lungo l’antica rotta commerciale.
Morgan Neville desiderava esplorare le collaborazioni cross-culturali createsi all’interno del collettivo: “tutti sappiamo che la musica è un linguaggio internazionale capace di creare ponti tra le persone – afferma – ma ciò che mi chiedo è cosa significa esattamente e in quale modo si creano tali legami?”. Yo-Yo ha intrapreso un viaggio ventennale per provare a scoprire in che modo è possibile utilizzare la musica per far sì che il mondo sia un posto migliore: “volevo accompagnarlo in questo suo incredibile cammino e vedere cosa potevo fare in concreto“.
“È solo attraverso l’intersezione di differenti culture che si può creare qualcosa di nuovo”.
Yo-Yo Ma