Koch Media a partire da giovedì 15 luglio distribuirà in home video la versione in 4K Ultra HD di My Fair Lady, il film diretto nel 1964 da George Cukor con protagonista un’indimenticabile Audrey Hepburn. Tratto dall’omonimo musical di Broadway del 1956 di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe (a sua volta ispirato dall’opera Pigmalione di George Bernard Shaw), My Fair Lady esce finalmente in una versione che ne esalta in modo definitivo la bellezza visiva.
Il film
Eliza Doolittle (Audrey Hepburn), un’energica e sfacciata venditrice di strada della classe operaia londinese che l’arrogante e snob Professor Higgins (Rex Harrison) cerca di trasformare Eliza in una donna sofisticata impartendole delle vere e proprie lezioni. Ma quando l’umile fioraia sboccerà come un fiore e farà il suo ingresso nell’alta società londinese, sarà proprio Higgins a dover imparare qualche lezione.
8 Premi Oscar
My Fair Lady vinse ben 8 Premi Oscar come: Miglior Film al produttore Jack L. Warner, Migliore Regia a George Cukor, Miglior Attore Protagonista a Rex Harrison, Migliore Fotografia a Harry Stradling Sr., Migliore Scenografia a Gene Allen, Cecil Beaton e George James Hopkins, Migliori Costumi a Cecil Beaton, Miglior Sonoro a George Groves e Miglior Colonna Sonora a André Previn. La pellicola “stregò” anche l’Italia dove, nel 1965, si aggiudicò tre David di Donatello per la Miglior Produzione Straniera, il Miglior Attore Straniero a Rex Harrison e la Miglio Attrice Straniera a Audrey Hepburn.
Lo stile di Audrey Hepburn
Quello interpretato nel musical di George Cukor è senza dubbio uno dei ruoli più controversi di Audrey Hepburn che venne scelta al posto dell’allora – cinematograficamente parlando – sconosciuta Julie Andrews, che aveva interpretato con grande successo quel personaggio a Broadway proprio al fianco di Rex Harrison. Inizialmente la Hepburn rifiutò il ruolo e chiese che fosse giustamente assegnato alla Andrews, ma quando le dissero che la parte, in alternativa, sarebbe andata a Elizabeth Taylor decise di accettare. Nonostante alcune tensioni vissute sul set (Audrey abbandonò per protesta la lavorazione del film quando scoprì di essere stata doppiata nei brani musicali), la Hepburn concluse le riprese e regalò al pubblico e alla critica una delle sue migliori performance (fu nominata ai Golden Globe). É stato soprattutto il suo stile e la sua dolcezza ad aver resto My Fair Lady un classico senza tempo.