Mercoledì 9 dicembre alle 20.30 su MioCinema il regista Marco Castaldi, insieme ai protagonisti Luca Vecchi, Daphne Scoccia, Stella Egitto e Francesca Reggiani, parleranno del film Nel Bagno Delle Donne in un incontro live con la giornalista Ilaria Ravarino. Sarà possibile seguire l’evento gratuitamente, senza alcuna necessità di registrazione, sul sito e sulla pagina Facebook di MioCinema.
Il film
La cultura delle “scorciatoie”, che è alla base del malcostume del nostro paese, si è radicata sempre di più e danneggia qualsiasi prospettiva di ripresa. In questo universo si inserisce la nostra storia. Giacomo (Luca Vecchi), il protagonista, 35 anni di pigrizia, è un uomo che non sa e non vuole combattere. E’ un orso introverso, un po’ nerd ma poco social, che cammina con lo sguardo basso su uno dei suoi dispositivi senza dare alle persone quello che vorrebbero da lui: solamente un po’ di attenzione e un po’ di entusiasmo. Perde il lavoro, viene lasciato dalla moglie e per caso rimane chiuso nel bagno di un cinema d’essai. Il mondo lo ha aggredito, e la sua reazione è chiudersi a riccio, come farebbe un bambino, decidendo di rimanere bloccato in quel bagno, al riparo dalle minacce, dai fallimenti e, più in generale, dagli altri. Il suo gesto è folle, infantile, estremo, ma concretizza un desiderio che tutti gli uomini hanno. Giacomo, dentro quel bagno, si sente come un feto dentro la pancia della mamma. E così prende la decisione più importante, folle e priva di senso della sua vita: decide di rimanere lì dentro, chiuso in quel bagno, almeno per un po’. E questo potrebbe essere l’epilogo assurdo di una storia drammatica, invece è proprio a questo punto che comincia veramente la storia. Perché questo gesto codardo, pazzo e infantile, porta a delle conseguenze inimmaginabili.
Una storia eccessiva ma comune
Tratto dal romanzo Se Son Rose di Massimo Vitali, quella diretta da Castaldi è una commedia surreale, corrosiva e brillante con protagonista un cast corale e variegato che racconta la storia stralunata e coinvolgente di un assurdo isolamento. Una storia eccessiva e insieme comune: una di quelle giornate che possono capitare a chiunque, in cui il lavoro, la vita privata e i guai quotidiani assediano e opprimono una persona comune. Che decide di rispondere in un modo molto poco comune. Un’opera prima divertente, con un cast affiatato e un impatto visivo, ritmico, musicale vivace e coinvolgente. Una riflessione ironica e sorridente su un corredo di ansie e mostri collettivi che ogni giorno bussano alla nostra porta, e a cui ogni tanto vorremmo non aprire, per riflettere un momento su ciò che realmente conta.