Da giovedì 25 giugno in esclusiva su RaiPlay sarà disponibile Ötzi e il Mistero del Tempo il film diretto da Gabriele Pignotta che racconta la storia di amicizia dell’undicenne Kip e i suoi due inseparabili amici con Ötzi, la mummia che torna magicamente in vita dopo cinquemila anni e con cui i ragazzi vivono una meravigliosa avventura. Nel cast, oltre ai giovanissimi protagonisti Diego Delpiano, Amelia Bradley, Judah Cousin, troviamo anche Michael Smiley, che intepreta Ötzi, Alessandra Mastronardi e Vinicio Marchioni.
Il film
L’undicenne Kip (Diego Delpiano) è un ragazzo come tanti, intelligente e sensibile, per cui il tempo dell’infanzia sta finendo. Negli ultimi giorni prima di lasciare per sempre Bolzano e gli amici del cuore, Kip vive con loro un’esperienza straordinaria. Quando si reca al museo a salutare la mummia Ötzi (Michael Smiley) per l’ultima volta, accade qualcosa di magico: Ötzi si risveglia, cominciando a rigenerarsi. Mentre Ötzi, in incognito, incontrerà il ventunesimo secolo, Kip apprenderà da lui i segreti dell’età del rame: scoprirà così che il tempo che credeva tiranno può essere un magico e sconvolgente alleato. Inseguiti per i boschi e le montagne dell’Alto Adige, Ötzi e gli amici vivranno un’avventura giocosa e spericolata, arrivando a confrontarsi coraggiosamente con le proprie paure e fragilità.
Generazioni anni ’80
“Il film guarda al cinema per famiglie degli anni Ottanta, quello che, lontano dalla tecnologia, con protagonisti ragazzini senza cellulari né social, proponeva luoghi fiabeschi, puri, dominati dalla fantasia – racconta il regista Gabriele Pignotta – L’ambizione è di portare i bambini dentro un viaggio fantastico che parte da un importantissimo ritrovamento archeologico e si trasforma in una bellissima avventura umana che arriva dritta al cuore dei nostri piccoli spettatori“.
La scoperta nel 1991
Scoperta nel 1991, Ötzi, conosciuto anche come Uomo venuto dal ghiaccio o Uomo del Similaun, è una delle mummie più famose e importanti al mondo, risale a un’epoca compresa tra 3300 e il 3100 a.C. (età del rame) e si trova in Italia, a Bolzano presso il museo archeologico dell’Alto Adige. “Abbiamo amato l’idea di riportare in vita dopo 5000 anni questo homo sapiens dell’età del rame – ha affermato Gabriele Pignotta – e di farlo interagire con il mondo di oggi, soprattutto con i tre bambini protagonisti con cui Ötzi instaura una profonda amicizia. Il nostro desiderio era dar vita a una grande avventura, e a una storia di amicizia e di valori, come il coraggio, che si trasmettono di generazione in generazione rimanendo i pilastri della nostra esistenza”.