È da ieri nelle nostre sale La Memoria dell’Acqua l’ultimo film del maestro cileno Patricio Guzmán che si è aggiudicato l’Orso d’Argento per la Miglior Sceneggiatura alla Berlinale 2015.
Un bottone di madreperla incrostato nella ruggine di una rotaia in fondo al mare: è una traccia dei desaparecidos di Villa Grimaldi a Santiago, il grande centro cileno di detenzione e tortura sotto la dittatura di Pinochet. Un fiume che scorre e il tintinnio delle cascate: è la canzone dell’acqua alla base della cultura dei Selknams, popolazione nativa sudamericana trucidata dai colonizzatori. Due massacri, e la memoria dell’acqua: sono le chiavi narrative per raccontare la storia di un Paese e delle sue ferite ancora aperte, per percorrere il Cile e la sua bellezza, il Cile e la sua violenza. In un film che affianca la crudezza della storia e la poesia della natura.
Lasciamo ora spazio alle note di regia rilasciate dal regista Patricio Guzmán
La Patagonia Occidentale – “Situata nella parte meridionale del Cile, è il più grande arcipelago esistente al mondo: secondo le stime, l’infinità di isole, isolotti, scogli e fiordi che lo compongono si estende per oltre 74000 chilometri di costa. Questa regione ancora in parte inesplorata comprende l’estremo sud del continente americano e inizia dal golfo di Penas fino ad arrivare all’isola degli Stati (il punto più meridionale del Sudamerica). Un labirinto così immenso d’acqua ci riporta alle origini acquatiche dell’umanità. Secondo lo scienziato tedesco Theodor Schwenk, l’orecchio interno è un mollusco con il guscio a chiocciola, il cuore è il punto d’incontro di due correnti sotterranee, e alcune ossa del nostro corpo sono a forma di spirale, come un vortice d’acqua”.
L’Acqua nel Cosmo – “L’acqua non è appannaggio esclusivo dei terrestri, ma è un elemento comune in tutto il sistema solare. La si trova sotto forma di vapore sui pianeti Giove e Saturno, sotto forma di ghiaccio su Marte, sulla Luna, e sui satelliti Europa e Titano. Al di là del sistema solare, l’acqua è presente in grandi quantità anche in altri corpi celesti. Nel 2010, l’osservatorio astronomico cileno La Silla ha individuato alcune stelle orbitanti intorno al pianeta Gliese, nella costellazione della Bilancia, a 20 anni luce dalla Terra, che potrebbero contenere acqua allo stato liquido. Attualmente nessuno può negare la possibile esistenza di un arcipelago come la Patagonia lassù”.
La Popolazione dell’Acqua – “Realizzare un film su questo territorio mi ha spinto anche a riprendere parte della storia dei suoi abitanti. Nelle parole di Theodor Schwenk: “…l’atto di pensare somiglia all’acqua per la sua capacità di adattarsi a ogni cosa. La legge del pensiero è la stessa che governa l’acqua, sempre pronta ad adattarsi a ogni circostanza”. Forse questo spiega come un gruppo di uomini sia riuscito a vivere in quel posto per diecimila anni, isolato ed esposto a temperature polari, con venti di 124 miglia orarie. Si pensa che ci fossero ottomila abitanti nel 18° secolo. Adesso, il numero dei discendenti diretti sopravvissuti si aggira intorno a venti”.
“Il territorio del Cile è un territorio meraviglioso, immenso ma disabitato, vuoto. Una terra piena d’acqua, bellissima. È molto bello stare lì, perché si percepisce la solitudine e tutto il pianeta”.
Patricio Guzmán
Le sale dove verrà proiettato:
BELLUNO CINEMA ITALIA
BERGAMO CINEMA AUDITORIUM
BOLOGNA CINEMA LUMIERE SALA CERVI
BOLOGNA NOSADELLA
FIRENZE CINEMA FULGOR
MILANO CINEMA ANTEO
MILANO CINEMA APOLLO
NAPOLI CINEMA MODERNISSIMO
PADOVA MULTISALA PIO X – MPX
PERUGIA POSTMODERNISSIMO
PISA ODEON
ROMA CINEMA EDEN
ROMA CINEMA MADISON
TORINO CINEMA MASSIMO
TRIESTE CINEMA FELLINI