Tratto dall’omonimo libro di Lauren Redniss (disponibile dal 7 luglio edito da Rizzoli Lizzard), dal 15 luglio arriva sulle principali piattaforme vod Radioactive, pellicola diretta dalla fumettista, sceneggiatrice e illustratrice Marjane Satrapi e dedicata alla vita rivoluzionaria e appassionata di Marie Curie, la scienziata di origini polacche interpretata dall’attrice britannica Rosamund Pike.
Il film
Dal 1870 all’età moderna, Radioactive è un viaggio attraverso le eterne eredità di Marie Curie (Rosamund Pike): le sue relazioni appassionate, i progressi scientifici e le conseguenze che questi ebbero in lei e nel resto del mondo. L’incontro con il collega scienziato Pierre Curie (Sam Riley), che sposò, cambiò per sempre la storia della scienza grazie alla scoperta della radioattività. La loro genialità sconvolse il mondo e l’assegnazione del Premio Nobel portò la coppia alla ribalta internazionale.
Marie Curie
Vincitrice nel 1903 del Premio Nobel per la Fisica – per la scoperta di altri due elementi il radio e il polonio – e del Premio Nobel per la Chimica nel 1910 – per aver isolato il radio sotto forma di metallo rendendolo facilmente lavorabile, Marie Curie manifestò sin da subito e per il resto dei suoi giorni il vivo interesse per tutte le scienze che si scontrano con il pensiero comune, morì con la speranza che l’umanità potesse trarre beneficio dalle sue scoperte.
Una coppia che segnò il XX secolo
L’opera audace e visionaria della regista iraniana Marjane Satrapi non si limita a raccontare le fasi di sperimentazione e scoperta della donna e di colui che sarebbe divenuto suo marito (nel film interpretato da Sam Riley), ma narra degli straordinari effetti e delle conseguenze che derivano dal lavoro della geniale coppia che segnò profondamente il XX secolo.
Un film sull’amore e l’etica della scienza
Radioactive è anche la storia di una collaborazione, di una complicità mentale tra un uomo ed una donna, di un amore fondato in modo particolare sulla condivisione della conoscenza. “Tutto ciò che amo era presente nella sceneggiatura – ha dichiarato la regista Marjane Satrapi – Si tratta di un film sull’amore e l’etica della scienza, estremamente importante per me. Il più delle volte diamo la colpa allo scienziato per la scoperta di qualcosa. Ma la scienza è per me sinonimo di curiosità, e il film affronta gli effetti duraturi di una scoperta e ho sempre pensato fosse importante parlarne. La scienza si combina con l’amore e onestamente questa è l’unica vicenda che conosco dove ciò avviene, e poi c’è l’elemento drammatico che la rende ancora più bella. Quando ho letto la sceneggiatura ho capito che dovevo farlo“.
Cosa fare delle loro scoperte
«La storia dei Curie ha al suo centro una questione etica – conclude Marjane Satrapi – una coppia di persone molto rispettabili scopre due elementi chimici e il fenomeno della radioattività. E il risultato di queste scoperte è da una parte la cura per il cancro, dall’altra la bomba atomica. Il problema non è né Marie né Pierre Curie, ma quello che noi scegliamo di fare con le loro scoperte».