Sarà al cinema dal 5 aprile Bob & Marys – Criminali a Domicilio, la divertente commedia ispirata a una storia vera diretta da Francesco Prisco e interpretata da un’inedita coppia d’eccezione: Rocco Papaleo e Laura Morante. Nel cast ci sono anche: Massimiliano Gallo, Giovanni Esposito, Simona Tabasco, Andrea Di Maria, Francesco Di Leva, Gianni Ferreri, Antonino Iuorio e Enzo Salomone.
Roberto (Rocco Papaleo) e Marisa (Laura Morante) sono una coppia che conduce una vita priva di sussulti: istruttore di scuola guida lui e operatrice volontaria lei, vivono in un equilibrio di grigia abitudine. Fino a quando una notte, dei criminali spietati si introducono in casa loro e la riempiono di pacchi dal contenuto misterioso, ma sicuramente illegale.
“Accùppatura”, è questo il nome della pratica criminale che costringe la coppia a custodire in casa merce illecita, senza possibilità alcuna di denunciare e, soprattutto, col serio rischio di passare un guaio con la legge. Pian piano, sotto scacco dei malviventi e con gli sguardi indiscreti del vicinato da eludere, Roberto e Marisa, invece di soccombere, ritrovano l’energia ribelle e fantasiosa di quando erano ragazzi e la voglia di reagire al sopruso a tempo di Rock & Roll.
Lasciamo ora spazio ad un estratto dell’intervista rilasciata dal regista Francesco Prisco.
Chi sono Bob e Marys, i protagonisti di questa storia?
Sposati da quasi trent’anni, non si può dire che Roberto e Marisa siano stati nel percorso fin qui fatto assieme l’uno il pungolo per l’altra. Una giovinezza a ritmo di Rock & Roll, fatta di interminabili viaggi in camper senza meta e sfavillanti progetti di vita insieme, penosamente naufragata in un presente troppo quieto fatto di ordinarietà e grigia abitudine.
Come è nata l’idea di questa sceneggiatura?
L’idea del film prende spunto da una vicenda vera che mi ha letteralmente folgorato. Ho voluto subito approfondire, conoscere i veri protagonisti, capirne di più. Ovviamente, a causa della limacciosità delle acque nelle quali si agitava la vicenda originale, mi era stato chiesto di non farne parola con nessuno. E io, tenendo fede al patto preso, non ne ho parlato, ma ci ho scritto una sceneggiatura e ne ho fatto un film! Una storia di questo tipo ti mette davanti a due strade: un racconto drammatico, di vite al limite, di crimine torbido e violenza, oppure, quella che ho scelto io, la commedia sociale, con qualche venatura black e un pizzico di grottesco. I veri protagonisti del fatto originale hanno vissuto mesi da incubo, nel film ho preferito conservare lo spunto cercando di stemperare il tono e romanzare il più possibile. Scendere troppo nei dettagli di quella vicenda probabilmente avrebbe potuto mettere in una situazione scomoda il povero malcapitato che mi ha raccontato la sua disavventura. E, forse, pure me. Mi auguro solo che, una volta uscito il film, nessuno mi venga a cercare per chiedermi il conto!
Come descriveresti questo film?
Bob & Marys è fondamentalmente una commedia, un po’ black e scanzonata. È un film che mi sono divertito a girare e mi piace rivedere. Rivela un’attività del mondo criminale napoletano quasi completamente sconosciuta. Racconta di un amore svigorito, di talenti inespressi e occasioni perse. È un film sul sopruso della malavita e sulla voglia incosciente di ribellarsi, di rinascere, di combattere.