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Sylvester Stallone, viaggio all’inferno in Escape Plan 2

Sylvester Stallone sarà dal 22 agosto al cinema con Escape Plan 2, il sequel diretto da Steven C. Miller che promette agli spettatori un nuovo, adrenalinico viaggio all’inferno.


Per la squadra di sicurezza guidata da Breslin non ci sono fortezze, tunnel o ostacoli che tengano. Ray Breslin (Sylvester Stallone) è un ingegnere strutturale trasformatosi in eroe mercenario e la sua esperienza nel collaudo delle vie di fuga sembrava essere arrivata al termine quando era stato tradito e rimasto intrappolato nella “Tomba”, la prigione dalle pareti di vetro. Ma dopo aver dimostrato che nemmeno la Tomba può fermarlo, Ray si fa ben pagare il suo lavoro insieme a una squadra di prim’ordine: Hush, il mago della tecnologia (Curtis Jackson alias 50 Cent); Jules St. John, la lady della diagnostica (Lydia Hull); Shu, esperto di arti marziali (Xiaoming Huang); Abigail Ross, fidato vice di Ray (Jaime King); e le nuove reclute Luke Walken (Jesse Metcalfe) e Jasper Kimbral (Wes Chatham).

In giro però ci sono molte persone malvagie, alcune di queste in luoghi inaspettati dove riescono a dare vita a orrori inimmaginabili. Quando Yusheng (Chen Tang), ricco magnate delle comunicazioni satellitari e cugino di Shu, chiede a quest’ultimo di lavorare per lui come guardia del corpo, entrambi vengono rapiti e finiscono nell’Ade, un carcere sotterraneo simile a uno zoo, dove al posto degli animali ci sono uomini d’affari, spie, criminali e politici, rapiti e costretti a combattere in un’arena con recinzione elettrica che cambia continuamente forma. Anche Kimbral si trova lì e presto li raggiunge Luke.

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Yusheng, Shu e gli altri detenuti – fra cui Akala (Tyron Woodley), un rude soldato nigeriano, e un trio di hacker composto da Moe, Larry e Curly (Tyler Jon Olson, Shea Buckner e Vincent Young) – sono ostaggi del “guardiano dello zoo” di Ade, un personaggio misterioso che costringe i suoi “animali” imprigionati a farsi a pezzi, obbligandoli a cedere importanti informazioni aziendali che vengono poi vendute al miglior offerente.

Ray scopre dove si trova Shu e chiede aiuto al suo amico ed ex rivale Trent Derosa (David Bautista), un mercenario grande e grosso specializzato nel recupero degli ostaggi con l’aiuto di Bug (Pete Wentz), il suo fornitore di armi. Per portare in salvo la sua squadra e liberare Yusheng dall’oscura congrega di strozzini, Ray deve entrare nell’Ade che, come il suo corrispettivo mitologico, è noto come il regno dei morti da cui si dice che, una volta entrati, non si faccia più ritorno.

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Il regista Steven C. Miller è stato colpito dal carattere di “classico moderno” della prima avventura di Ray Breslin, che lo ha ispirato a provare qualcosa di nuovo e di estremo con Escape Plan 2: “mi è piaciuto molto il primo film – racconta Miller – l’ho visto come un richiamo ai film d’azione degli anni Novanta di cui sono un grande fan. Questa volta però ho voluto realizzare qualcosa di più contemporaneo”.

Un contemporaneo che guarda al futuro, per questo era necessario che l’Ade avesse un’atmosfera semi-futuristica e che le immagini luminose e chiare del primo film lasciassero posto a uno stile oscuro, neotecnologico, da noir distopico, ispirato ad alcuni dei film preferiti di Miller, fra cui i capolavori di Ridley Scott come Blade Runner e Alien: “pensavo che il primo film fosse così luminoso di proposito – continua la storia del sequel è molto più cupa e questa tavolozza visiva sembrava la strada giusta. Un’immagine più scura sembra più realistica, ed è comunque lo stile che preferisco”.

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L’idea di essere intrappolati in un posto e tentare di uscirne è interessante e divertente, per il pubblico è una sorta di puzzle – commenta Sylvester Stallone alla fine del primo Escape Plan, abbiamo lasciato il mio personaggio e quello di Arnold Schwarzenegger su una spiaggia. Volevo vedere come continuava la storia e Escape Plan 2 è un nuovo capitolo e prosegue in modo naturale”.

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