Critico d’arte e di design, professore di estetica, ma anche medico, pittore e poeta, per una vita unica e speciale durata oltre un secolo: sabato 8 settembre alle 22.20, in prima tv assoluta su laF (Sky 135), arriva Ultra Dorfles, il documentario dedicato all’eclettico Gillo Dorfles, classe 1910 e scomparso a marzo 2018. Nel lungometraggio, diretto da Gabriele Raimondi, interviste recenti a Dorfles e testimonianze di chi lo ha conosciuto delineano il profilo di uno dei personaggi cardine del nostro tempo.
Diviso per temi in dieci capitoli, il documentario racconta la straordinaria esistenza di Dorfles, durata oltre un secolo: triestino di nascita e milanese d’adozione, primo interprete di mode e avanguardie che via via si sono succedute lungo tutto il Novecento fino al nuovo millennio. Un critico della storia dell’Italia, in particolare delle sue espressioni culturali e del suo sviluppo sociale; una mente curiosa, attiva e brillante, apparentemente algido e riservato, era in realtà un amante dei salotti e dei pettegolezzi, oltre che ironico e a tratti spietato nel giudicare artisti e illustri letterati del tempo.
È lo stesso Dorfles a raccontarsi attraverso alcune interviste, ricordando i suoi viaggi in Brasile e a New York alla scoperta delle architetture locali, i suoi rapporti privilegiati con i famosi intellettuali del tempo come Montale, Ungaretti, Svevo e Saba, il suo orientamento politico e le sue innumerevoli passioni: l’arte, l’estetica, la musica, la pittura, la poesia e la psicologia.
Il lungometraggio racconta il grande critico anche attraverso le testimonianze di amici, colleghi e allievi, come i critici Lea Vergine, Vittorio Sgarbi, Vincenzo Trione e Luigi Sansone (ora coordinatore generale della Fondazione Dorfles), il semiologoUgo Volli, gli architetti Alessandro Mendini, Vittorio Gregotti e Mario Bellini, il filosofo Aldo Colonetti e lo storico d’arte Massimo Carboni, che svelano alcuni dei tanti aspetti di Dorfles: il docente universitario, l’artista, il musicista, il filosofo.