È da oggi in sala Warcraft: L’Inizio, l’avventura epica sul conflitto tra due mondi in collisione basato sul gioco, fenomeno globale, della Blizzard Entertainment. La pellicola, scritta e diretta da Duncan Jones è interrpretata da Travis Fimmel, Paula Patton, Ben Foster, Dominic Cooper, Toby Kebbell, Ben Schnetzer, Rob Kazinsky e Daniel Wu.
Ad Azeroth, la magia bianca e nera sono una forza vitale per questo mondo straordinario, nonché parte dell’ordine naturale che plasma i destini di tutti gli abitanti del pianeta. Il regno umano è governato da Re Llane (Dominic Cooper) e dalla sua regina Lady Taria (Ruth Negga), entrambi monarchi benevoli che risiedono nella splendente e pacifica città di Roccavento. Colui che combatte al fianco di Re Llane fin dall’infanzia è il prode guerriero Anduin Lothar (Travis Fimmel), Comandante delle forze militari di Azeroth. Questo regno di pace, che ha goduto di prosperità per anni, è sorvegliato da un concilio di maghi noto come il Kirin Tor che ha il compito di mantenere l’equilibrio al potere, dalla remota Dalaran, una cittadella che sfida la forza di gravità tra le nuvole.
A Medivh (Ben Foster), il Guardiano di Azeroth nonché il suo mago più potente, insieme a Re Llane e Lothar, è stato ordinato di proteggere a tutti i costi i suoi cittadini. Ma un giovane mago, Khadgar (Ben Schnetzer), è determinato a ribellarsi contro gli anziani della Kirin Tor alla ricerca di una verità superiore. Quando Azeroth è sull’orlo della guerra, durante la sua ricerca si imbatte con il comandante Lothar, ed insieme rimodelleranno tutti i loro destini. Su un altro fronte, Draenor è un pianeta abitato da diverse razze, tra cui quella degli orchi – una popolazione valorosa e barbara che ha vissuto di guerre e conflitti. Guerrieri con delle zanne che sporgono dalla mandibola, alti fino a 2 metri e mezzo, dotati di un’armatura personalizzata ed una vasta gamma di armi brutali forgiate in acciaio, questi esseri sono monoliti da combattimento, nati per combattere ed allevati per sopravvivere. Ma il pianeta degli orchi è agonizzante e, se la loro natura è sopravvivere, devono abbandonare le loro case e spostarsi in un altro mondo. Se la conquista offre loro la sopravvivenza, così sia.
Il loro leader è l’astuto e tirannico sciamano Gul’dan (Daniel Wu), che potrebbe rappresentare la salvezza degli orchi-tipo. Usando una magia oscura e pericolosa, ha aperto un portale per un nuovo mondo. Supportato da Manonera (Clancy Brown), il più temibile guerriero degli orchi e Capoguerra, riunisce i clan di orchi disperati in un unico esercito di invasione conosciuto come l’Orda. E malgrado tutti i capi clan si conformino alle direttive di Gul’dan per invadere Azeroth e sottomettere la sua gente, tra loro un orco si distingue. Durotan (Toby Kebbell), l’amato leader del Clan dei Lupi Bianchi, evoca il periodo più mite e nobile prima della salita al potere di Gul’dan. A discapito dei sospetti e dei disagi del suo dominatore de facto, Durotan, sua moglie Draka (Anna Galvin), il suo braccio destro Orgrim (Rob Kazinsky), e l’intero Clan dei Lupi Bianchi si uniscono ai loro fratelli ed alle loro sorelle in un esodo di massa attraverso il Portale Oscuro di Azeroth. Essi temono la magia letale che permette loro il passaggio, ma non hanno altra scelta per garantire la sopravvivenza al loro popolo.
Una volta giunti ad Azeroth, Durotan si chiede se ci possa essere un modo più pacifico per installarsi in questo nuovo territorio. E non è il solo: la guerriera Garona (Paula Patton) – una seducente creatura metà umana e metà orchessa – è una superstite di questi due mondi, ma che non appartiene a nessuno dei due. Dove riporrà in ultima analisi la sua fedeltà: verso le tribù che l’hanno schiavizzata o verso il nemico che l’ha liberata? Quando il Portale Oscuro si apre e fa da scenario al conflitto diretto dei due grandi eserciti, uno va incontro alla distruzione, e l’altro rischia un’estinzione devastante. All’ombra di un’invasione che minaccia l’annientamento globale, i due eroi a capo delle opposte fazioni, Lothar e Durotan, si domandano se la guerra sia l’unica risposta.
Fin dalla sua uscita, più di 100 milioni di giocatori si sono appassionati dell’impressionante e coinvolgente mitologia di questo videogioco divenuto un fenomeno globale conosciuto come World of Warcraft. Creato da Blizzard Entertainment nel 1994, Warcraft: Orcs and Humans si è subito rivelato un grande successo, ed è il primo capitolo di una trilogia che, per molti fan, ha ridefinito il genere della strategia in tempo reale. Il secondo e il terzo videogioco – Warcraft II: Tides of Darkness e Warcraft III: Reign of Chaos, hanno affascinato ulteriormente e stimolato la fantasia dei suoi giocatori, quanto i romanzi best-seller ed altro merchandise popolare. Ma è stato il quarto titolo della serie che è stata, letteralmente, la svolta.
Nel 2004, la Blizzard ha lanciato l’intenso World of Warcraft, un gioco di ruolo di tipo MMORPG (cioè Massively Multiplayer Online Role-Playing Game) accessibile esclusivamente con l’utilizzo di Internet e dietro pagamento di un abbonamento, in cui migliaia di giocatori di tutto il mondo possono interagire fianco a fianco interpretando personaggi che si evolvono nello stesso universo. Il gioco, in cui i giocatori possono scegliere se identificarsi in un membro dell’Alleanza o dell’Orda, gestire le azioni e stringere legami con altri personaggi, si svolge in ambientazioni grafiche dettagliate ed impressionanti, ed è stato consacrato tra i fantasy di maggior successo nella storia dei videogiochi. Imbattendosi negli eventi in continua evoluzione del mondo di Warcraft, il giocatore può impegnarsi in migliaia di missioni e avventure illimitate, all’interno di una cornice fantastica del mito, della magia, dei potenti regni e di pericolosi campi di battaglia.
Il conflitto è al centro della tradizione di Warcraft, e quando la Blizzard ed i realizzatori hanno iniziato a parlare della sua trasposizione cinematografica, la sfida non era solo quella di rimanere fedeli alle innumerevoli legioni di fan di tutto il mondo, ma anche fornire una narrazione avvincente per un pubblico privo di familiarità con questi ambienti fantastici ed i suoi personaggi. In conclusione, hanno scelto di iniziare proprio dal principio della saga di Warcraft, e focalizzarsi sulla creazione di due mondi contrastanti: Azeroth bella e pacifica, e Draenor, un pianeta devastato i cui abitanti rischiano l’estinzione – così come sull’odissea di due eroi di opposte fazioni le cui sorti sono affidate al destino.