Oggi sono cinquanta le candeline che spegnerà Ben Stiller, uno dei protagonisti assoluti della commedia americana dell’ultimo ventennio, sia davanti che dietro la macchina da presa. Uno di quegli attori che è riuscito a creare un continuum tra le pellicole in cui ha recitato – cosa non da tutti – riuscendo a lasciare sempre la sua firma, il suo modo d’essere che diventa un etichetta, “i film con Ben Stiller”, anche grazie alla sua voce italiana di Vittorio Guerrieri, che va assolutamente citata.
Figlio di attori, Benjamin Edward Meara Stiller è nato a New York e sin da bambino ha mosso i suoi passi nel mondo dello spettacolo. Il primo amore è per la regia: già a dieci anni inizia infatti a girare brevi film in 8 millimetri. Oltre alla cinepresa, allena l’occhio anche con la fotocamera, studiando la luce e le lenti, insomma tutte le nozioni dell’arte fotografica. Una tecnica che intende mettere al servizio delle sue idee, e della sua visione, comica, della vita e del mondo.
Negli anni ’80 si avvicina così al teatro, proponendo una parodia del film Il Colore dei Soldi, in cui interpreta la parte di Tom Cruise. L’esperimento è così divertente che il programma tv Saturday Night Live decide di mandarlo in onda: è da qui che inizia la carriera di Ben Stiller, che si legherà alla trasmissione fino al 1989, anno in cui dirige il corto Elvis Stories. È nel 1987 che invece debutta al cinema: prima in Su e Giù per i Caraibi di Steve Lisberger, poi ne L’Impero del Sole diretto nientemeno che da Steven Spielberg. Successivamente partecipa ad altri film non memorabili, continuando parallelamente a lavorare per la tv.
Nel 1994 però arriva la svolta con Giovani, Carini e Disoccupati, film generazionale-manifesto degli anni ’90, diventato un vero cult negli anni, con la quale fa il suo esordio da regista. Oltre a dirigerlo, Stiller recita anche al fianco dei due protagonisti, qui eccezionali, Ethan Hawke e Wynona Rider. Due anni dopo è nel cast di ben tre film (Un Tipo Imprevedibile, Appuntamento col Ponte, Amore e Disastri) mentre con Il Rompiscatole torna alla regia. Sebbene il film non venga apprezzato particolarmente dalla critica, alcune sequenze con protagonista un superlativo Jim Carrey sono spassosissime. Ben Stiller appare in un cameo, mentre protagonisti sono l’attore dalle mille smorfie e Matthew Broderick. Anche in questo caso, The Cable Guy acquisirà valore negli anni.
Il successo planetario però non tarda ad arrivare: nel 1998 è infatti al fianco di Cameron Diaz in Tutti Pazzi per Mary, film dei fratelli Farrelly che ha sfiorato i 400 milioni di dollari di incasso. Il personaggio di Stiller, un po’ sfigato e pasticcione, mette in luce tutte le caratteristiche dell’attore newyorkese. La pellicola lo consacra e lo lancia tra gli attori più richiesti: dopo Amici & Vicini arrivano una serie di film drammatici – The Hard Night, The Suburbans e Black & White – intervallati dal fantasy Mistery Men. Il nuovo millennio inizia invece con la commedia romantica Tentazioni d’Amore, diretta e interpretata da Edward Norton.
Con l’arrivo del 2000 inizia la sua inarrestabile ascesa. Si inizia con lo straordinario Ti Presento i Miei di Jay Roach, in cui veste i panni del memorabile personaggio di Greg Fotter, un ragazzo che tenterà in ogni modo di entrare nel “cerchio della fiducia” del suo futuro e spietato suocero, interpretato da Robert De Niro. Il film è un successo clamoroso e negli anni seguiranno anche Mi Presenti i Tuoi (2004) e Vi Presento i Nostri (2010).
Nel 2001 ecco Zoolander, il cult-parodia sul mondo della moda. Ben Stiller è il super modello Derek Zoolander (“bello, bello, bello, bello in modo assurdo”) che si trova prima a sfidare e poi ad allearsi con Hansel, interpretato dall’amico Owen Wilson. In questo film demenziale recitano anche la moglie Christine Taylor e suo padre Jerry (nel ruolo di suo padre!). Completano il cast anche Will Ferrell e Vince Vaughn, attori che collaboreranno altre decine di volte con lui e che, insieme anche a Jack Black, formano il gruppo non ufficiale di comici statunitensi denominato Frat Pack. Anche se non è stato un successo al botteghino, Zoolander ha fin da subito riunito una solida base di seguaci, innamorati delle sue ormai celeberrime espressioni da combattimento, la Blue Still e la Magnum (che sono praticamente identiche).
Dopo aver preso parte al corale I Tenembaum di Wes Anderson (2001), l’inizio millennio continua con una serie di commedie, più o meno riuscite, grazie soprattutto a lui e al suo momento di grazia: da Duplex di Danny Devito a …e alla Fine Arriva Polly, da Starsky & Hutch (in coppia con Wilson) a L’Invidia del Mio Miglior Amico, da Dodgeball – Palle al Balzo a Lo Spaccacuori. Il nome di Ben Stiller diventa garanzia per il film stesso. Il suo personaggio, sempre sfigato e autolesionista ma anche volonteroso e a tratti impavido, è ormai diventato un idolo per le masse e per i suoi fan che lo adorano.
Dopo le avventure parentali con De Niro, nel 2006 inizia un nuovo fortunato trittico con Una Notte al Museo, dove interpreta il custode di un museo che prende vita di notte. Ricchi di effetti speciali, al primo capitolo seguirà poi Una Notte al Museo 2 – La Fuga (2009) e Una Notte al Museo 3 – Il Segreto del Faraone (2014). Nel 2008 torna invece alla regia per una nuova commedia demenziale che intende essere parodia del cinema action, Tropic Thunder. Stiller dirige e recita, al fianco dei suoi amici del Frat Pack.
Con Lo Stravagante Mondo di Greenberg (2010) prende parte ad una commedia a tinte drammatiche, diretta da Noah Baumbach che lo dirigerà anche nel recente Giovani Si Diventa. Dopo altre tre commedie – Un Microfono per Due, Tower Heist e Vicini del Terzo Tipo – Ben Stiller nel 2013 dirige il suo quinto film con I Sogni Segreti di Walter Mitty, remake in versione road movie di Sogni Proibiti (1947 di Norman McLeod).
Tratto dal racconto di James Thurber (1939), sullo schermo imperversano gli effetti speciali. Lui è il protagonista, mentre sul set è affiancato da Kristen Wiig e Sean Penn. Ora non ci resta che aspettare la sua sesta opera, il già citato Zoolander 2 (sempre al fianco di Wilson), per vedere che effetto ci farà vederlo all’opera da cinquantenne in un film demenziale.
Quel che è certo è che l’attesa salirà ogni giorno di più, perché Ben Stiller è uno di quegli attori a cui non puoi che affezionarti. Tutti ci ritroviamo nei suoi personaggi, nelle loro fobie, ossessioni e sbagli clamorosi ma anche nella loro voglia di mettere le cose a posto, di provarci e riprovarci, fino a riuscirci.
Tanti auguri Ben, con affetto.