Mercoledì 27 maggio in prima serata prosegue su Rai Movie (canale 24 del digitale terrestre) il ciclo Federico Fellini, Realista Visionario con 8 ½, l’opera più sincera del maestro Federico Fellini con protagonisti Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aimée e Sandra Milo. Prima del film Rai Movie trasmetterà la consegna dell’Oscar al Miglior film straniero a Federico Fellini nel 1963, grazie alla pillola Fellini in Frames realizzata dall’Istituto Luce.
Il film
Marcello Mastroianni è Guido Anselmi, un celebre regista in piena crisi creativa che cerca evasione in una rinomata stazione termale. Realtà e immaginazione si mescolano nella sua mente, e il luogo che dovrebbe dargli cura e distensione si popola dei personaggi che fanno parte della sua vita. L’arrivo dell’amante Carla (Sandra Milo), poi di Luisa (Anouk Aimée), la moglie, e dell’attrice Claudia (Claudia Cardinale). I colloqui con il produttore (Guido Alberti), i tecnici, con gli abituali frequentatori delle Terme, veri o irreali che siano, aumentano la confusione di Guido e fanno riemergere i ricordi più lontani della sua vita: il collegio, la prostituta Saraghina (Eddra Gale), un harem popolato di donne e l’incontro con i suoi genitori defunti. La crisi di Guido non accenna a risolversi. Quando ormai sta abbandonando definitivamente il progetto del nuovo film, sul set dismesso appaiono di nuovo i personaggi della sua vita: Guido in mezzo a loro con il megafono impartisce ordini, e tutti obbediscono in armonia e si danno la mano, formando un allegro girotondo sulle note della marcetta dei gladiatori. Uno dei finali più belli e amati della storia del cinema.
8 ½ mostra come nell’impossibilità di mettere ordine nel “delirio senza senso e senza scopo” della propria vita, l’unica possibilità sia di partecipare a questo “fantastico balletto cercando soltanto di intuirne il ritmo“.
Un esempio di grande Cinema Italiano
Il cast tecnico del film è composto da nomi del che hanno reso grande il Cinema italiano, Gianni Di Venanzo è il direttore della fotografia, Nino Rota compone musiche che diverranno una sorta di inno dell’immaginario felliniano; Tullio Pinelli, Ennio Flaiano, Brunello Rondi collaborano alla sceneggiatura riproponendo sul grande schermo i temi cari alla letteratura d’avanguardia, Piero Gherardi cura la scenografia e i costumi permettendo al film di vincere uno dei due Oscar, quello per i Migliori Costumi.