Per festeggiare, oggi, il suo quarantesimo compleanno, la splendida modella e attrice dagli occhi di ghiaccio Milla Jovovich il regalo più bello se l’è già fatto lo scorso aprile con la nascita di Dashiel Edan, la sua seconda bambina avuta dal marito, il regista Paul William Scott Anderson.
Ed è poco più che bambina che Milla ha iniziato il cammino nel mondo dello spettacolo. Il suo debutto, però, arriva a soli undici anni, fotografata da Richard Avedon per la campagna pubblicitaria di Revlon Most Unforgettable Woman in the World. Prima copertina assoluta è su un magazine italiano, Lei, anno 1987, e, dopo appena un anno, arriva un contratto come modella e il successo su passerelle firmate Chanel, Donna Karan, Christian Dior, Versace. La sua bellezza viene riconosciuta anche dalle case cosmetiche internazionali: è volto dal 1998 di L’Oréal. Lei stessa, poi, diventa designer, collaborando con Mango nel 2008 per la capsule Target, dopo la Jovovich-Hawk, una linea di abbigliamento comfortable nata grazie all’amicizia con Carmen Hawk.
Assieme ai primi passi come modella arrivano anche quelli come attrice: ha 13 anni quando esordisce in Two Moon Junction di Zalman King, mentre a 16 anni è il volto ingenuo, protagonista, in Return to the Blue Lagoon di William A. Graham, ruolo che le permette una nomination come Best Young Actress Starring in a Motion Picture. Raggiunge il successo in Il Quinto Elemento di Luc Besson (1997): è desiderata dal pubblico maschile grande a un caschetto rosso e a una tutina bianca che mette in mostra un corpo perfetto. Da qui nascerà un breve amore tra lei e il regista, terminata già dopo le riprese di Giovanna D’Arco.
Seguono subito altri film che – nonostante sia una delle modelle più richieste sul mercato – la allontanano per un po’ dalle passerelle internazionali. Le firme però sono prestigiose: lavora con Spike Lee in He Got Game (1998) e con Wim Wenders in The Million Dollar Hotel (2000). Da supermodella, prende parte a Zoolander (2001), il film di Ben Stiller che fa la parodia a tutto il mondo moda. Lei interpreta una perfida aiutante di Mogatu.
Ma il grande successo arriva, guidata da Paul W. Anderson, con il personaggio di Alice in Resident Evil, la saga (composta da cinque capitoli) ispirata all’omonimo videogioco zombie-horror creato da Shinji Mikami nel 1996 e sviluppato da Capcom. Instancabile, a quarant’anni, e con una bambina ancora piccola, sta infatti girando The Final Chapter, l’ultimo capitolo dove vedremo Milla in una versione Old Alice. L’uscita del film era prevista per il 2015 ma il regista (ora suo marito, dopo una serie di delusioni con il già citato Besson e John Frusciante) ha ritardato perché impegnato nella regia di Pompeii, pellicola (tra l’altro mediocre) uscita lo scorso anno che ripercorre l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Eclettica, perfettamente calata in atmosfere thriller-dark-action, Milla Jovovich alterna la caccia agli zombie con diversi ruoli in diverse pellicole: psicanalista ne Il Quarto Tipo, moglie di un piromane in Stone (al fianco di Robert de Niro e Edward Norton), dark lady in I Tre Moschettieri, nuovamente protagonista-action nel futuristico vampire movie Ultraviolet. E poi ancora donna in fuga in Perfect Gateway, Faces in the Crowd, Bringing Up Bobby e nel recente Survivor.
Modella e attrice soprattutto, ma la sua figura come professionista non finisce qui: da appassionata di musica, nel 1994 incide il disco The Divine Comedy dal sapore folk e dai primi anni 2000 è ambasciatrice per amfAR, sostenendo la OCRF per la ricerca sul cancro e supportando l’UNESCO World Heritage Centre. Il ruolo da eroina le sta bene anche fuori dallo schermo.
Piena di risorse, vulcanica e con un sorriso solare: Milla Jovovich sicuramente avrà ancora molto da offrire alla sua lunga schiera di fan. Anche dopo questo speciale quarantesimo compleanno. Ne siamo certi.
Selene Oliva