Domenica 10 aprile alle 17 si conclude la nuova stagione dei balletti del Bolshoi di Mosca con Don Chisciotte, con l’adattamento del libretto di Marius Petipa e la coreografia di Alexei Fadeyechev (elenco sale su Nexodigital.it). Ispirato dal Don Chisciotte Della Mancia di Miguel De Cervantes, l’adattamento di Petipa è stato studiato appositamente per la compagnia del Bolshoi, e sin dalla sua prima rappresentazione ne ha incarnato la quintessenza, piena di vita e imprevedibile.
Le avventure di Don Chisciotte, Dulcinea e del fido scudiero Sancho Panza si incrociano con la storia di Gamache, Kitri e Basil. Gamache è un uomo molto ricco che intende sposare la bella Kitri, innamorata di Basil, un giovanotto del villaggio. Il padre della giovane desidera però un matrimonio all’altezza per sua figlia, spingendo i due innamorati a scappare e organizzare una festa in una grotta. Deciso a scongiurare l’unione tra i due, il padre di Kitri li segue fino al loro nascondiglio, ma Basil riuscirà con l’inganno a ottenere la sua approvazione alle nozze.
La coreografia di Marius Petipa accompagnata dalla partitura di Ludwig Minkus è stata presentata dal Balletto del Teatro Imperiale Bolshoi di Mosca per la prima volta nel 1869. Da allora il Don Chisciotte è stato modificato e reinterpretato più volte, trasformandosi in un punto fermo del repertorio del Bolshoi. Tutte le produzioni moderne derivano dalla versione messa in scena da Alexander Gorsky per il Bolshoi nel 1900. Quest’ultima versione coreografica di Alexei Fadeyechev è stata presentata per la prima volta nel 1999 dal Bolshoi, per essere poi esportata con un tour mondiale. Diversamente dalle produzioni precedenti, qui Don Chisciotte e Sancho Panza non sono i veri protagonisti del balletto, ma dei personaggi di collegamento tra le diverse scene.