Dopo il sorprendente successo de Il Venditore di Medicine, Antonio Morabito torna oggi sugli schermi con Che Cos’è un Manrico, un film documentario non sui disabili, ma per le persone normali, o più o meno normali. Un film su quanto si possa abbracciare la vita e ridere di tutto. Ma veramente di tutto.
Che Cos’è un Manrico racconta una settimana d’estate a Roma, calda, assolata, turistica, di Manrico Zedda, un trentenne distrofico che può muovere solo la testa e i pollici, e Stefano Romani, l’operatore che assiste Manrico. Il viaggio dei due amici nella città si snoda tra strade piene di buche, gelaterie, ascensori complicati, partite di hockey, canzoni, fantasie e ricordi sessuali, traffico, sole, nonne irrefrenabili, social networks, battute a raffica, confessioni fondamentali o eventuali.
Quello di Morabito non è un film sulla distrofia o la disabilità. È una commedia, un dramma, una piccola perla, un road-movie surreale e realissimo, con protagonista un distrofico. Come due metropolitani Don Chisciotte e Sancho Panza, Manrico e il suo scudiero ci mostrano le cose di tutti i giorni come delle inaspettate avventure. Con una crudezza armata di candore e sorriso, ci mostrano il quotidiano come non lo vediamo.
“È la quotidianità che voglio mostrare in questo documentario: la normalità di una persona diversa ma uguale”.
Antonio Morabito