Da oggi al 28 aprile nelle sale arriva Lui è Tornato, la pellicola di David Wnendt tratto dal best seller di Timur Vermes che ipotizza il ritorno di Adolf Hitler nella società moderna. Protagonista del film è Oliver Masucci che ha recitato accanto a Fabian Busch, Christoph Maria Herbst e Katja Riemann.
Estate. Giorni nostri. In una zona residenziale di Berlino Adolf Hitler (Oliver Masucci) si sveglia improvvisamente proprio nel luogo dove un tempo si trovava il suo bunker. Sono passati 70 anni dalla sua “scomparsa”. La guerra è finita, il suo partito non c’è più, la sua amata Eva non è lì per consolarlo e la società tedesca è completamente diversa da come la ricordava, tanto che anche i bambini che lo notano per primi si prendono gioco di lui.
Lo riconosce però un reporter che lo filma e lo trova una perfetta imitazione dell’originale. Così, contro ogni probabilità, Adolf Hitler inizia una nuova carriera in televisione perché viene universalmente scambiato per un brillante comico, anche se lui è davvero chi sostiene di essere e le sue intenzioni non sono cambiate.
In Germania Lui è Tornato è stato il film tedesco col maggior incasso del 2015. Già ad una settimana dall’uscita, ha portato in sala 500.000 persone. Un fenomeno che ha dato seguito al libro da cui è stato tratto (pubblicato in Italia da Bompiani): primo nella classifica della rivista Spiegel per 20 settimane, ha venduto oltre 2 milioni di copie solo in Germania e vede traduzioni in corso in oltre 40 paesi, tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Russia, Giappone e Cina.
400 pagine che il regista David Wnendt ha deciso di trasporre sul grande schermo suggerendo di mandare Hitler in giro per le strade e di combinare questi elementi documentari con il film stesso: “ho trovato appassionante l’idea di mostrare Hitler non solo in una situazione artificiale attorniato da attori – spiega – ma piuttosto a piede libero tra la gente vera”. Il regista ha posto una domanda: cosa accadrebbe se Hitler tornasse oggi? Avrebbe davvero qualche possibilità? L’esperimento offre risultati spiazzanti: “Era come se le persone stessero incontrando una pop star– aggiunge Wnendt- anche sapendo perfettamente che non poteva trattarsi del vero Hitler, lo accettavano e si confidavano con lui”.
Lui è Tornato è un film che fonde commedia e satira sociale offrendo una riflessione sull’importanza della memoria nel suo senso più profondo ed attuale, sulla banalità del male e, talvolta, sulla forza mediatica che cela in sé.
“La mia generazione rischia di dimenticare il passato. Bombardati da un mare di informazioni e nozioni, si fa fatica a sviluppare senso critico e a leggere il presente con coscienza”.
David Wnendt