Basato sullo straordinario libro di Daniel Defoe, dal 5 maggio è al cinema Robinson Crusoe, il film d’animazione diretto da Vincent Kesteloot e Ben Stassen.
Su una piccola ed esotica isola, vive Martedì, un socievole ed estroverso pappagallo che, insieme ai suoi bizzarri amici animali, abita in questo paradiso terrestre. Eppure Martedì non riesce a smettere di sognare di andare alla scoperta del mondo. Dopo una violenta tempesta, Martedì e i suoi amici si svegliano e trovano una strana creatura sulla spiaggia: Robinson Crusoe. Martedì vede immediatamente in Crusoe la possibilità di lasciare l’isola ed esplorare nuove terre. Allo stesso modo, Crusoe si rende presto conto che l’unico modo per sopravvivere sull’isola, è attraverso l’aiuto di Martedì e degli altri animali.
All’inizio non è semplice, perché gli animali non parlano il linguaggio “umano”. Lentamente cominciano a vivere insieme, con sempre maggiore armonia, fino a che nella loro comoda vita avviene un improvviso cambiamento, a causa di due gatti selvaggi, che vogliono prendere il controllo dell’isola. Inizia così una battaglia tra i gatti e il gruppo di amici; Crusoe e gli altri animali scopriranno il vero potere dell’amicizia contro ogni minaccia.
Sceneggiato dallo scrittore americano Chris Hubbell, uno dei più grandi best seller nella storia della letteratura occidentale, il Robison Crusoe di Daniel Defoe, arriva per la prima volta sul grande schermo in versione animata. La storia non è raccontata dal punto di vista di Robinson, ma attraverso gli occhi degli animali, che vivono sull’isola dove è bloccato Robinson.
Il personaggio principale è Martedì, un pappagallo adolescente convinto che nel mondo ci sia molto più da scoprire di quello che offre la piccola isola. L’arrivo di Crusoe gli darà ragione e Martedì farà di tutto per diventare amico di questa strana creatura, nella speranza che un giorno possa lasciare l’isola e partire con lui. “In termini di realizzazione, era importante stabilire una complicità con il pubblico – spiega Vincent Kesteloot – che già conosce alcune parti della storia”.
In molti film d’animazione, gli animali hanno delle caratteristiche piuttosto umane: “in questo film era estremamente importante mantenere la differenza tra animali e umani – continua il regista – se Robinson dovesse naufragare su un’isola in cui gli animali camminano eretti, indossano abiti e lo invitano a cena, si sarebbe potuto perdere uno degli elementi essenziali della storia: l’isolamento che prova un essere umano a essere separato dai suoi simili”.