Sarà al cinema da domani Il Ragazzo Della Giudecca, il film di Alfonso Bergamo tratto dal libro Quel Ragazzo della Giudecca un Artista alla Sbarra opera autobiografica scritta dal noto cantante partenopeo, di origini siciliane, Carmelo Zappulla. È sulla sua figura che è incentrato questo film interpretato da un cast d’eccezione, tra cui Franco Nero, Giancarlo Giannini, Tony Sperandeo, Luigi Diberti e lo stesso Carmelo Zappulla.
All’inizio degli anni novanta la vita del noto cantante partenopeo Carmelo Zappulla (foto copertina) viene stravolta dalla testimonianza di un pentito che lo accusa di essere il mandante di un omicidio. A fronte di un’ordinanza di custodia cautelare, Carmelo è costretto ad abbandonare i palcoscenici internazionali per affrontare un difficile periodo di detenzione in una cella di isolamento. Questo sarà solo l’inizio di un lungo calvario giudiziario che porterà Carmelo dinanzi ad una scelta: rassegnarsi all’ingiustizia o combattere per dimostrare la sua innocenza.
È la storia di un uomo di successo, dalle origini modeste e difficili, dei suoi affetti non sempre ricambiati, delle sue amicizie sincere o infide. Di un uomo che matura lentamente attraverso le esperienze vissute, senza però, perdere la grinta, fino a raggiungere traguardi insperati ed esaltanti. Accusato da uomini di pochi scrupoli di essere il mandante di due omicidi, dopo aver subito l’umiliazione del carcere, ha vissuto da latitante. Un animale braccato che ha vissuto il tempo del processo, fino alla sentenza definitiva tra fughe e travestimenti, sempre con l’ansia di essere catturato.
Nato a Siracusa nel quartiere Giudecca, Carmelo Zappulla si trasferisce a Napoli a 24 anni e qui diventa uno dei più noti cantanti neomelodici. Il successo arriva nel 1979 con Pover’ammore, brano dedicato alla moglie scomparsa e firmato da Nino D’Angelo, che vende un milione e mezzo di copie. Il successo di Pover’ammore è tale che Zappulla lo porta a teatro con una sceneggiata omonima scritta da Alberto Sciotti e nel 1983 ne viene tratto un film diretto da Vincenzo Salviani.
Nel 1982 Zappulla torna al cinema con Pronto… Lucia, per la regia di Ciro Ippolito, e ancora con Laura… a 16 anni mi dicesti sì, di Alfonso Brescia e Zampognaro Innamorato sempre di Ciro Ippolito. Nel 1998 partecipa al Festival di Napoli con il brano Sempe (Scuotto – Zappulla) vincendo il primo premio della categoria big.
Agli inizi degli anni ’90 la sua carriera ha un brusco arresto a causa di una vicenda giudiziaria in cui fu incolpato di essere il mandante dell’omicidio dell’amante della madre, morta un anno prima. Innocente, rimane latitante per tre anni ma viene fortunatamente assolto nel luglio 1996. Da questa terribile esperienza nasce il libro autobiografico Quel Ragazzo della Giudecca. Un artista alla sbarra pubblicato nel 1998, da cui è tratto il film di Alfonso Bergamo.
Il 15 aprile 2005 Zappulla festeggia i venticinque anni di carriera al Palapartenope di Napoli con il concerto Carmelo Zappulla live, presentato da Gigi Sabani e con Mario Trevi ospite d’onore. È dello scorso anno il suo ultimo album Mia, con la collaborazione di Gianni Fiorellino.
Quando si è imbattuto nella storia di Carmelo Zappulla, il regista Alfonso Bergamo ha “intravisto la possibilità di rappresentare la connessione singolare che si era istituita tra il Tempo e l’Artista durante il lungo periodo di detenzione affrontato dal cantante”. Bergamo ha inoltre colto l’opportunità di usare il mezzo cinematografico per raccontare “una storia pervasa di Musica, e quindi la Musica stessa”.
“Non amo il cinema, amo il Tempo – e il cinema permette di registrarlo, rappresentarlo e conservarlo”.
Alfonso Bergamo