Tom McCarthy, regista fresco vincitore dell’Oscar per Il Caso Spotlight, è da oggi al cinema con Mr. Cobbler e la Bottega Magica, una favola moderna con protagonista l’istrionico Adam Sandler affiancato da un cast d’eccezione che conta, tra gli altri, Dustin Hoffman, Steve Buscemi, Ellen Barkin e Dan Stevens.
Max Simkin (Adam Sandler) è un calzolaio, come il resto della sua famiglia da quattro generazioni a questa parte nel Lower East Side newyorchese. Max, uomo di mezza età che vive con la madre (Lynn Cohen), non ha una vita entusiasmante: si occupa della gestione del negozio che suo padre (Dustin Hoffman) gli lasciò quando scomparve misteriosamente molti anni prima. Dedica le sue giornate alla riparazione senza sosta delle calzature degli abitanti del suo quartiere, che le usano per farsi strada nel mondo, così come vorrebbe fare lui. Uno dei pochi amici su cui può contare è il suo vicino di casa, il barbiere Jimmy (Steve Buscemi).
L’unica macchina per la cucitura delle suole a sua disposizione a un certo punto si rompe, proprio mentre sta terminando un lavoro importante per un malvivente locale (Cliff ‘Method Man’ Smith). Max è costretto ad usare un antico cimelio di famiglia scovato in cantina: non gli ci vuole molto per capire che non si tratta di una macchina da cucire per scarpe qualunque, e che, soprattutto, lui non è un calzolaio come tutti gli altri. La vita di Max si trasforma irrimediabilmente, facendogli perdere il controllo. Grazie all’amicizia e all’aiuto di Carmen (Melonie Diaz), Max si farà forza, risolverà il suo problema e affronterà la magnate Elaine Greenawalt (Ellen Barkin), diventando un piccolo eroe nella sua cittadina.
Mr Cobbler e la Bottega Magica è una storia di crescita – anche se di mezza età – che dimostra che non è mai troppo tardi per diventare quello che si desidera essere. Sullo sfondo dell’attuale crisi economica che affligge gli Stati Uniti, questo film è una favola sulla famiglia, l’abilità creativa, la responsabilità sociale, e, non da ultimo, i superpoteri.
Vi presentiamo ora di seguito un estratto dell’intervista rilasciata da Tom McCarthy.
Da dove è nata l’idea della storia?
L’idea è nata da una mia riflessione sul significato del modo di dire to walk a mile in another man’s shoes, mettersi nei panni di qualcun altro. Non sapevo da dove venisse, per cui ho fatto qualche ricerca. Ho poi contattato Paul Sado, che ha scritto con me la sceneggiatura. È tutto nato da lì; ci sono state diverse lunghe conversazioni a tarda notte finché non abbiamo plasmato la storia.
Puoi descriverci la storia?
Il protagonista è un calzolaio che proviene da una famiglia impegnata nel ramo da quattro, anzi cinque generazioni. Vive a Brooklyn, ma lavora nel Lower East Side, dove si trova il negozio di famiglia. Si sente intrappolato in una vita cui è stato predestinato, e non pensa di avere controllo sulla sua esistenza. Finisce per scoprire un cimelio di famiglia – una macchina per la cucitura delle suole – che deve utlizzare per un’emergenza. Usandolo, scopre che ha un potere speciale che gli permette di assumere identità diverse e vivere nuove esperienze. In questo modo, Max finirà pian piano per scoprire se stesso.
Puoi descriverci il personaggio di Adam Sandler, Max?
All’inizio della storia Max si sente ad un punto morto nella sua vita. Come molte persone, vive una crisi di mezza età: si guarda intorno e si dice: “È tutto qui?”. Nel corso della storia, scopre che la sua vita ha molto più valore di quello che pensa. All’inizio del film, Max ha un grosso vuoto nel cuore, causato dall’abbandono della famiglia da parte del padre quando era molto giovane. Nel corso del racconto, questo mistero viene risolto e riesce a colmare la distanza da suo padre.
Com’è stato lavorare con Dustin Hoffman?
Dustin è un’artista, ed è estremamente meticoloso nell’esaminare una proposta prima di firmare il contratto. Vuole essere sicuro di capire l’essenza profonda del film. È un privilegio passare alcune ore al telefono con lui a discutere della tua sceneggiatura. Ho imparato molto.
Che differenza c’è tra Mr Cobbler e i tuoi film precedenti?
Mr Cobbler è simile alle mie pellicole precedenti all’inizio, ma poi diventa assai diverso. Presenta una componente magica, sequenze di azione e vengono esplorati molti mondi diversi. La struttura e la portata di questo film sono elementi fantastici con cui giocare. La sceneggiatura ha un peso molto importante e deve molto a diversi generi, tra cui la favola, e i racconti epici dei supereroi; è stata un’occasione di esplorare questi temi dal nostro personale punto di vista. È stato impegnativo, ma allo stesso tempo molto divertente.
Qual è il genere della pellicola?
Non è una domanda facile cui rispondere: direi che si tratta di una dramedy, ma la storia deve molto al genere della favola. Una favola divertente e dark, forse.
Che ruolo ricopre New York nella storia?
Il Lower East Side è un vero e proprio personaggio. È qui che è ambientata buona parte del film ed è anche il luogo dove il personaggio di Adam Sandler, Max, ha passato la gioventù e l’età adulta. La diversità di New York e la storia del Lower East Side svolgono un ruolo fondamentale nella storia. Il film inizia nel 1903, in un caseggiato, e richiama la storia di quel particolare quartiere. Si fa costantemente riferimento a questa zona, fino all’ultima scena. Sono un esperto di storia. Il mio ufficio è nel Lower East Side, ma conoscere questo quartiere a fondo attraverso ricerche approfondite è stato molto divertente.