A vent’anni di distanza dal primo straordinario film, arriva sui grandi schermi Independence Day – Rigenerazione, il sequel diretto nuovamente da Roland Emmerich. Il cast è lo stesso del primo film con diverse new entry: Liam Hemsworth, Bill Pullman, Jeff Goldblum, Jessie Usher, Maika Monroe, Sela Ward, Charlotte Gainsbourg.
Utilizzando la tecnologia aliena che hanno recuperato, le nazioni della Terra hanno collaborato per la realizzazione di un immenso programma di difesa per proteggere tutto il pianeta. Ma nulla ci poteva preparare alla potenza e all’immaginabile forza dell’invasione aliena. Solo l’ingegnosità di alcuni coraggiosi uomini e donne sarà in grado di salvare il nostro mondo sull’orlo dell’estinzione.
Per il regista Roland Emmerich, Independence Day – Rigenerazione segna il ritorno all’universo che lui e il co-sceneggiatore, e produttore, Dean Devlin crearono due decenni fa. Riuscirono nell’impresa di rinchiudere un fulmine in una bottiglia riuscendo a elettrizzare il pubblico cinematografico di tutto il globo terracqueo con dramma, azione, divertimento, personaggi indimenticabili e un discorso presidenziale che viene citato ancora al giorno d’oggi. Praticamente il film fu un’apripista per il futuro: è diventato parte della nostra cultura pop e ci ricorda perché andiamo al cinema.
Ambientato venti anni dopo l’invasione aliena che ha quasi decimato il pianeta, Rigenerazione presenta una realtà alternativa a quella odierna. Tutto inizia nel 1996, nel corso di un normale giorno d’estate quando, senza preavviso, accade qualcosa di straordinario. Tutti gli occhi sono rivolti verso l’alto e la questione se siamo soli nell’universo o meno, ha finalmente risposta. Nel giro di pochi minuti la vita di ogni persona in tutto il mondo cambierà per sempre. Con il destino del nostro pianeta in gioco, le parole “Independence Day” assumono un significato completamente nuovo. Non si tratta più di una festa soltanto americana, sarà ricordata come il giorno in cui il mondo intero si è unito per combattere un nemico comune.
Alla fine di quella che divenne nota come la Guerra del 1996, metà della popolazione della Terra era stata annientata. L’umanità non era mai stata così vicina all’estinzione totale. Quelli che sono sopravvissuti all’attacco alieno e che poi hanno ricostruito il nostro mondo, non avrebbero mai dimenticato i caduti e avrebbero ricordato per sempre che l’unità è la nostra più grande forza. A parte una piccola sacca di resistenza nel Congo africano, la minaccia aliena è stata neutralizzata e il mondo ha iniziato a risorgere dalle sue ceneri. La ricostruzione iniziò immediatamente, partendo dalle grandi città e per poi passare ai monumenti e alle maggiori opere mondiali che sono stati lentamente riportati al loro antico splendore. L’essere così vicini alla distruzione del genere umano ha avuto un effetto inatteso ma benvenuto: i conflitti secolari e la sfiducia politica si sono dissolti per creare una collaborazione senza precedenti tra le nazioni del mondo.
Dopo aver recuperato la tecnologia aliena dalle spoglie della Guerra del 1996, le nazioni unificate hanno trascorso gli ultimi due decenni costruendo e collaborando su un immenso programma di difesa per proteggere il nostro pianeta dagli invasori alieni. Il programma Earth Space Defense (ESD) serve come sistema di allarme e come sistema di difesa globale. Durante un test di pilotaggio sul primo caccia ibrido a tecnologia aliena della ESD, un guasto inspiegabile provoca la morte prematura del Col. Steven Hiller.
Il valore di Hiller nell’assalto contro la nave madre aliena, che ha portato alla vittoria nella Guerra del 1996, ha fatto di lui un’amatissima icona globale. Gli sono sopravvissuti la moglie Jasmine e il figlio Dylan. Dopo anni di ricerca e sviluppo degli scienziati dell’ESD di tutto il mondo, è stata introdotta la nuova generazione di veicoli e sistemi d’arma ibridi alieni-umani. Uno dei veicoli di punta è l’H-8 Global Defender Hybrid Fighter, che vanta una velocità senza precedenti, unita a manovrabilità e capacità offensiva, grazie a motori anti-gravità, cannoni spaziali aria-aria e altri armamenti.
Da quando il Presidente Lanford, la prima donna a ricoprire tale alto ufficio, si insediò per il suo nuovo mandato, gli scienziati e gli ingegneri hanno continuato a perfezionare la tecnologia ibrida producendo caccia ancor più avanzati e ulteriori sistemi di protezione, il culmine di venti anni di preparazione per l’invasione che sapevamo sarebbe giunta. Ma sarà sufficente? Perché anche gli alieni si sono preparati per un nuovo assalto…