È Lav Diaz il trionfatore della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il suo The Woman Who Left si è infatti aggiudicato il Leone d’Oro come Miglior Film. A vincere il Leone d’Argento per la Miglior Regia sono invece stati – a pari merito – Amat Escalante per La Region Salvaje e Andrei Konchalovsky per Paradise. Unica soddisfazione per l’Italia è stata invece Federica Di Giacomo che con Liberami ha vinto il premio Orizzonti come Miglior Film.
Grande soddisfazione per Tom Ford: con i suoi Nocturnal Animals ha vinto il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria. La Coppa Volpi come Miglior Attore è stata vinta da Oscar Martinez, strepitoso ne El Ciudadano Ilustre di Mariano Cohn e Gastón Duprat.
Assente ma grata con un videomessaggio è stata invece Emma Stone, vincitrice delle Coppa Volpi come Miglior Attrice per la performance canora e ballerina in La La Land di Damien Chazelle. Premio Marcello Mastroianni per il Miglior Attore Emergente è andato a Paula Beer per Frantz di Francois Ozon.
La Miglior Sceneggiatura è stata quella di Noah Oppenheim, premiato per Jackie di Pablo Larrain. Ana Lily Amirpour, per il suo western psichedelico The Bad Batch, si è invece aggiudicata niente meno che il Premio Speciale della Giuria.
Oltre alla Di Giacomo, nella categoria Orizzonti hanno vinto: Fien Troch, Miglior Regia per Home; Reha Erdem, Premio Speciale della Giuria per Big Big World; Miglior Attore è stato Nuno Lopes, per São Jorge di Marco Martins, mentre la Miglior Attrice è stata Ruth Díaz per The Fury of a Patient Man di Raul Arevalo; Bitter Money di Wang Bing ha vinto il Premio per la Miglior Sceneggiatura; Miglior Cortometraggio è La Voz Perdida di Marcelo Martinessi.
Il Leone del Futuro, Premio Luigi De Laurentiis per un’Opera Prima, è The Last of Us, di Ala Eddine Slim. La sezione Venezia Classici ha infine visto assegnare il Premio per il Miglior Documentario a Le Concours di Claire Simone e il Miglior Film Restaurato al nostro Break Up – L’Uomo dei Cinque Palloni di Marco Ferreri.