Arriva oggi nelle nostre sale cinematografiche Se Permetti Non Parlarmi di Bambini, la commedia diretta da Ariel Winograd che ha conquistato l’Argentina e che vede protagonista la coppia formata da Maribel Verdú e Diego Peretti. Prima volta sullo schermo per Guadalupe Manent, un’autentica rivelazione.
Gabriel (Diego Peretti) è separato da quattro anni. La sua vita è tutta dedicata a sua figlia Sofia (Guadalupe Manent) di 8 anni: è a lei che riserva tutte le sue energie senza pensare ad intraprendere nessuna relazione sentimentale.
Questo rapporto viene scosso dall’arrivo di Vicky (Maribel Verdú), che fu, un tempo, amore platonico di Gabriel e che ora è diventata una donna bellissima e indipendente. Sembra essere una storia d’amore perfetta, ma lei ha un’unica esigenza: non vuole assolutamente bambini nella sua vita. Così, quando Vicky chiede a Gabriel se ha figli, lui non ha il coraggio di dirle la verità.
Da quel momento, la sua vita diventa parecchio complicata, piena di bugie e sotterfugi. Basti solo pensare che prima di ogni appuntamento con Vicky, Gabriel fa piazza pulita in casa, di tutti gli oggetti di Sofia e nasconde ogni dettaglio che possa far nascere il sospetto della sua presenza; ovviamente non appena Vicky va via, ogni cosa torna al proprio posto, in modo che Sofia non si renda conto di nulla. Ma fino a quando Gabriel riuscirà a gestire questa stravagante situazione?
Se Permetti Non Parlarmi di Bambini è, secondo le parole di Ariel Winograd, “una pellicola divertente e graziosa, ma che presenta anche un punto di vista più profondo di quanto potrebbe sembrare a prima vista”.
Un film dal tema quanto mai attuale della scelta di avere o meno figli, trattato in modo inconsueto, leggero ma con spunti di riflessione interessanti tra una risata e l’altra, e che racconta anche in maniera eccellente il rapporto di una bambina con i genitori separati, ha già ottenuto un risultato straordinario in patria, travolgendo letteralmente il pubblico argentino: basti pensare che in Argentina il film ha ottenuto un grandissimo successo sin dal primo weekend di uscita, con 100.000 spettatori, per raggiungere un totale di oltre mezzo milione di persone.
“Sono felice di aver potuto girare questo film e ringrazio il mio produttore: finanziare un film in Argentina è più difficile che rapinare una banca”.
Ariel Winograd