Presentato recentemente come Evento Speciale alle Giornate degli Autori di Venezia, arriva domani al cinema Caffè, il film dal respiro internazionale diretto da Cristiano Bortone. Il cast vede all’opera attori italiani (Ennio Fantastichini, Dario Aita, Miriam Dalmazio, Michael Schermi), belgi (Hichem Yacoubi, Koen de Bouw) e cinesi (Zhuo Tan, Fangsheng Lu, Sarah Yimo Li).
In Belgio, Hamed (Hichem Yacoubi), fuggito dall’Iraq alla ricerca di una vita migliore, è il proprietario di un piccolo banco dei pegni. Durante una violenta manifestazione di protesta il suo negozio viene assaltato e un’antica caffetteria d’argento a cui era legato da generazioni viene rubata. L’uomo scopre l’identità del ladro e, andando contro la sua indole pacifica, cerca di farsi giustizia da solo, ma le cose non andranno come previsto. Il protagonista della storia italiana è Renzo (Dario Aita), un giovane sommelier del caffè che lavora sottopagato in un bar di paese. Quando la sua fidanzata Gaia (Miriam Dalmazio) scopre di essere incinta, Renzo finisce per farsi coinvolgere in una rapina ad una torrefazione che prenderà una piega inaspettata.
Dall’altra parte del mondo, nel cuore della Cina, Fei (Fangsheng Lu) è un giovane manager di successo che sta per sposarsi con la figlia del suo capo, un magnate dell’industria chimica. Tutto procede in modo perfetto, finché non gli viene chiesto di occuparsi di un grave incidente negli impianti dello Yunnan, regione dalla quale proviene Fei e patria della produzione del caffè. In un paesaggio straordinario una misteriosa artista lo costringerà a fare i conti con i valori della vita.
Con le sue tre storie, Caffè racchiude i profumi e le fragilità della società attraverso una profonda riflessione sul mondo contemporaneo. Lasciamo ora spazio alle note di regia di Cristiano Bortone, suddivise per tematiche.
L’incertezza del nostro mondo – “ho voluto realizzare un film che parlasse dell’incertezza che stiamo vivendo in questi tempi. Il mondo che abbiamo di fronte sta attraversando un momento di grande trasformazione e le sfide di cui eravamo stati avvisati si stanno proponendo ora in tutta la loro drammaticità. Nel film queste problematiche vengono espresse attraverso i destini che legano fra loro tre personaggi in luoghi diversi di un mondo sempre più piccolo. Hamed in Belgio, Renzo in Italia, Fei nella lontana Cina combattono le loro piccole battaglie personali che rappresentano però un conflitto più universale. I valori della vita sono sempre quello che ci sta più a cuore. Ognuno di noi vorrebbe costruire un futuro per sé, per la persona amata, per i propri figli. E sono i giovani, per antonomasia, ad essere più carichi di motivazioni, di aspettative, di voglia di cambiare. Ma nella società odierna sono proprio i giovani i primi ad essere privati di questo sogno…”.
Cosa rappresenta il Caffè – “ho deciso di legare questi tre destini attraverso l’elemento del caffè, un prodotto apparentemente quotidiano ma in realtà ricco di simbolismi e legato a momenti importanti della nostra civiltà. Per molti di noi il caffè rappresenta il giusto modo per iniziare la giornata lavorativa oppure una scusa per incontrare amici o intraprendere relazioni. Ma se guardiamo indietro nella storia, scopriremo che il caffè è stato al centro di alcuni dei più importanti e sorprendenti momenti della nostra civiltà”.
Caffè come Status Symbol – “è un prodotto che accomuna con gesti e tradizioni culture diverse e lontane e che oggi in molti paesi, come l’estremo oriente, è diventato uno status symbol di modernità, oltre a rappresentare il secondo prodotto grezzo in più rapida crescita dopo il petrolio. Ma soprattutto un prodotto che, come altri nel passato, attraverso il senso del gusto è in grado di evocare sullo schermo emozioni e sentimenti”.
Un messaggio di speranza – “I miei personaggi stanno infatti combattendo la loro piccola battaglia personale, sullo sfondo della situazione economica attuale. Come molti, ho la sensazione che stiamo attraversando tempi molto confusi. Alcune persone dicono che è sempre stato così: l’umanità ha sempre trovato un modo per sistemare le cose. Ecco perché ho dato al film in qualche modo un lieto fine, una luce di speranza”.
“Il caffè ha tre gusti: amaro, aspro e profumato”