Esce oggi al cinema Sausage Party – Vita Segreta di una Salsiccia, una commedia d’animazione vietata ai minori scritta da Seth Rogen, Evan Goldberg e Jonah Hill e diretta da Conrad Vernon e Greg Tiernan. Nella versione originale, le voci dei personaggi sono di: Michael Cera, James Franco, Salma Hayek, Jonah Hill, Nick Kroll, David Krumholtz, Danny McBride, Edward Norton, Seth Rogen, Paul Rudd e Kristen Wiig.
Il film parla di una salsiccia, Frank, innamorato di un panino di nome Brenda. I due credono che a breve verranno scelti e abbandoneranno il negozio insieme, e lasciare quel negozio è la loro versione di quello che credono sia il paradiso. Poi però, Frank ascolta il discorso di un prodotto che è già stato fuori dal negozio, il quale afferma che non è esattamente quello che pensano tutti, in realtà è terribile, più simile all’inferno. Quindi cadono fuori dal carrello della spesa invece di essere acquistati, e lì inizia l’avventura di Frank alla ricerca della verità su cosa succeda veramente.
C’è un’antica tradizione nei film di animazione, specialmente quelli realizzati in computergrafica, sulla vita segreta degli oggetti che ci circondano, dalle automobili ai giocattoli. Con questo film invece Seth Rogen ha voluto dar vita ai prodotti alimentari. Il protagonista, una salsiccia-eroe, ha consentito la struttura dell’emarginato che chiama alla rivolta le masse in catene.
Per la creazione di una commedia vietata ai minori, trovare ciò che Conrad Vernon definisce “il limite del buon gusto”, è stata una discussione costante. Una linea sempre in bilico, da non oltrepassare. Come spiega il co-regista Greg Tiernan, “spingersi oltre ci è venuto naturale, in animazione, si vuole sempre andare al limite, sia che si tratti della storia o dell’esecuzione dell’animazione, perché poi è più facile tornare indietro, è una specie di comandamento. Non censurarti, perché altri lo faranno per te”.
Anche se il film è comico, al suo interno c’è anche un messaggio che i registi non hanno mai perso di vista: “volevamo che questo film fosse grande, cinematico e potente per quanto possibile – dice Conrad Vernon – non che contrastasse con il soggetto affrontato, ma volevamo che le persone sentissero il bisogno di andarlo a vedere al cinema”.
Con questo pensiero in mente, i registi si sono ispirati non solo ad altri film di animazione, ma ai grandi ed epici film del passato con attori reali: “per il reparto cibi messicani – conclude Conrad Vernon – ci siamo rifatti ai film di Sergio Leone, Il Buono, il Brutto e il Cattivo, Lo Straniero Senza Nome, C’era una Volta il West, ci siamo rifatti anche ai vecchi film di Kung Fu di Jackie Chan, tutti girati in modo meraviglioso. E ovviamente, anche a Salvate il Soldato Ryan: in ogni cosa che abbiamo fatto, abbiamo provato a prendere a modello il loro punto di vista, quello di cinema scope, di una visione grande”.