Scritto da Bettina Hatami e diretto dal filmmmaker e giornalista Riccardo Valsecchi, esce oggi al cinema L’Anima Nera di Donald Trump, un documentario che indaga sul legame oscuro tra il candidato alla Presidenza degli Stati Uniti e David Duke, leader dei Neo Nazisti Americani.
Alla soglia delle prossime elezioni presidenziali americane che vedono candidati Donald Trump e Hillary Clinton, il documentario affronta in modo circostanziato l’oscura ipoteca Neo Nazista sulle prossime elezioni presidenziali americane a carico di Donald Trump, che oggi può contare sull’imbarazzante appoggio di David Duke, leader dei Neo Nazisti Americani. Ex Gran Maestro del Ku Klux Klan, antisemita e negazionista convinto sostenitore della supremazia bianca, Duke ha trascorso tre anni in Italia per riunire l’estrema destra europea. E’ ricomparso sulla scena come candidato al Senato ed è convinto sostenitore di Trump.
Attraverso preziose testimonianze di esperti internazionali, poliziotti e attivisti neonazisti, tra cui il pluriomicida Glenn Frazier Miller, l’autore ci fornisce una chiara testimonianza del ruolo dell’ex capo del KKK nell’istigazione di azioni criminali a sfondo razzista. Il capo del KKK fa emergere un sottobosco di connessioni politiche e attività illegali che lo hanno sostenuto durante la sua permanenza europea. Tra questi: ufficiali dell’esercito italiano, politici e parlamentari europei, esponenti di gruppi terroristici come gli Hezbollah e il World National Conservative Movement.
Quest’ultima un’associazione ombrello sotto l’egida russa che raggruppa tutti i gruppi di estrema destra occidentali (Forza Nuova, Front National Le Pen e lo UK Independent Party di Farange, per citarne alcuni), ma anche la terrificante strategia per la creazione di un impero mediatico online, attraverso il quale diffondere paura, odio razziale e una contro narrativa di natura complottistica volta a creare un clima di sfiducia nella democrazia e ad identificare nella causa antisemita la soluzione a tutti i mali.
Nel 2015, mentre lavorava a un reportage per il quotidiano tedesco Die Tageszeitung, Riccardo Valsecchi scoprì che David Duke, ex Gran Capo del KKK, due volte candidato alla presidenza degli Stati Uniti, condannato nel 2002 per frode nei confronti dei suoi stessi supporter, si era dapprima rifugiato in Europa alla ricerca di nuovi seguaci, poi nascosto in Italia per ricostruire la rete delle associazioni neo-nazista del vecchio continente. Ciò nonostante un decreto d’espulsione dall’area Schengen con l’accusa di “complottare per lo sterminio di ebrei e afro-europei”.
Equipaggiato con telecamere nascoste e spacciandosi per un simpatizzante, il giornalista intraprende un viaggio tra i camerati di Duke dall’Europa agli Stati Uniti, arrivando a guadagnarsi la fiducia dello stesso leader neonazista e a incontrarlo durante l’annuale convegno organizzato sulle Smoky Mountains, in Tennessee, da Stormfront, il più importante forum on-line neonazista. I cui membri si stima abbiano ucciso oltre un centinaio di persone. In Italia il sito è stato dichiarato fuori legge dopo la pubblicazione. Tra i contenuti del sito una lista nera di ebrei italiani da eliminare.