È da oggi al cinema I Cormorani, il film diretto da Fabio Bobbio che inquadra l’estate di due giovani amici, nei panni di loro stessi: Samuele Bogni e Matteo Turri. Un racconto di crescita, tra documentario e finzione.
Nell’estate dei loro dodici anni Matteo e Samuele passano le giornate tra il fiume, il bosco e il centro commerciale, ma rispetto agli anni precedenti qualcosa sta cambiando. Il gioco diventa noia, la fantasia cede il passo alla scoperta, l’avventura si trasforma in esperienza di vita: Samuele e Matteo sono due Cormorani, in continuo adattamento nel rapporto con il mondo che li circonda, con il loro corpo che sta cambiando e alla ricerca di un’autonomia e di uno spazio da far proprio, da colonizzare. Un’estate senza inizio e senza fine, il racconto di un’amicizia, di un’età e di un territorio costretti a mutare con il tempo che scorre inesorabile.
Il regista Fabio Bobbio ha deciso di filmare Samuele e Matteo lungo un’estate senza una vera e propria sceneggiatura, perché “la realizzazione del film fosse una sorta di gioco di ruolo, un’avventura per tutti”. Prediligendo alla messa in scena una “messa in situazione” e creando dei confini fittizi entro i quali i personaggi avrebbero potuto muoversi liberamente, ho potuto sperimentare una narrazione aperta e mutevole, in modo che il racconto potesse nascere e stratificarsi in un confronto continuo con il reale.
“Ho un ricordo vivo di quell’estate calda in provincia, del fiume al tramonto, delle zanzare e della festa del paese, di quei pomeriggi nel bosco in cui non sapevamo cosa fare, perché giocare era da bambini, e noi non lo eravamo più”.
Fabio Bobbio